La notte tra il 9 ed il 10 Novembre del 1938, è conosciuta come “la notte di cristalli” (Kristallnacht ), in riferimento alla distruzione delle vetrine dei migliaia negozi ebrei nella Germania nazista. Furono rase al suolo anche molte sinagoghe e furono uccisi centinaia di ebrei.
Nei giorni successivi, poi, oltre 30.000 ebrei furono arrestati e deportati nei campi di concentramento.
Questi atti barbarici contro la popolazione ebraica passarono poi alla storia, tanto da arrivare a essere ricordati ancora oggi.
In Italia questa giornata poco risentita dovrebbe assumere un valore particolare, soprattutto perché l’Italia è un paese che ha conosciuto il fascismo per quasi un quarto di secolo, ma soprattutto perché ancora si devono fare i conti con questo passato.
Il fenomeno della xenofobia e del razzismo poi sono ancora presenti, nonostante il nostro paese sia una Repubblica democratica e nonostante la legge Scelba.
Il 9 Novembre di ogni anno, infatti, è stata proclamata dalle Nazioni Unite la Giornata mondiale contro il fascismo e l’antisemitismo, con l’obiettivo di non abbassare l’attenzione contro ogni discriminazione e razzismo.
I vari episodi di violenza ed emarginazione che accadono ancora oggi sono spesso sottovalutati. Per questo ricordare il passato significa saper leggere il presente al fine di non permettere che eventi spiacevoli possano ripetersi nuovamente, poiché la diversità è ricchezza e non motivo di violenza.
VG