2 dicembre: Giornata internazionale per l’abolizione della schiavitù

Oggi, 2 dicembre, la Commissione europea, insieme al Parlamento europeo, celebra la Giornata europea per l’abolizione della schiavitù, per riflettere sull’eredità del colonialismo, della schiavitù e del razzismo strutturale. Il 2 dicembre 1949 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite adottò infatti il primo trattato internazionale inteso a vietare la schiavitù di tutti gli esseri umani nel mondo.

Il razzismo, poi, è la condizione alla base delle disuguaglianze, ed è ciò che nel corso della storia ha portato soprattutto a violenze, maltrattamenti e violazioni dei diritti umani.

La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, con l’ articolo 5 – Proibizione della schiavitù e del lavoro forzato, afferma che nessuno può essere tenuto in condizioni di schiavitù o di servitù, nessuno può essere costretto a compiere un lavoro forzato o obbligatorio, e che è proibita la tratta degli esseri umani.

Anche la Dichiarazione Universale dei diritti umani, all’articolo 4, sottolinea che Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.

La Repubblica, inoltre, tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni, così come è scritto nella Costituzione all’ Articolo 35, per questo è importante fare sì che i diritti dell’uomo vengano sempre rispettati in qualsiasi situazione, per fare sì che gli uni siano uguali agli altri e che la parità di dignità sia sempre rispettata.

 

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