Via libera alle feste private all’aperto e anche al chiuso

L’ultima ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, è un ulteriore passo verso la normalità. Nel documento, inviato lo scorso 28 maggio ai ministeri della Salute e per gli Affari regionali, e al sottosegretario di Stato alla presidenza del consiglio, Roberto Garofoli, si fa riferimento alle “feste private, anche alle cerimonie civili e/o religiose all’aperto e al chiuso”.

E quindi, in parole povere, nelle zone bianche, disco verde per matrimoni, cresime, comunioni, ma anche compleanni, anniversari o semplici incontri tra amici e parenti, rispettando però le stesse regole dei banchetti.

Ma quali sono le regole da rispettare? Il protocollo non prevede limiti riguardo al numero degli invitati, si deve però rispettare la capienza del luogo in cui avviene l’evento. Resta l’obbligo, in ogni caso, del green pass, ovvero la certificazione che si ottiene se si è vaccinati con la prima dose dopo 15 giorni, o con la seconda dose; oppure se si è guariti dal Covid; o, ancora, se si ha un tampone con un esito negativo nelle 48 ore precedenti.

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