ULTIM’ORA Italia, nessun lockdown ma misure piú circoscritte: parla Conte

ULTIM’ORA Italia, nessun lockdown ma misure piú circoscritte: parla il premier Conte. Ecco parte dell’intervista a La Stampa.

ULTIM’ORA Italia. Riproponiamo parte dell’intervista dei colleghi de La Stampa fatta al premier Conte che ritorna sul tema lockdown nazionale.

Ecco la domanda estrapolata dall’intervista:

Siamo al tredicesimo Dpcm, e i contagi continuano a crescere. Non sarebbe stato meglio decidere subito, un mese fa, il lockdown totale, per piegare immediatamente la curva, invece di aspettare e sprecare settimane preziose?

Il premier Conte risponde:

Abbiamo dovuto attuare il lockdown nella prima fase, quando non disponevamo di un piano operativo e di un sistema di monitoraggio. Adesso però dobbiamo affrontare questa seconda ondata con misure graduate e circoscritte territorialmente.

Le nostre misure sono sempre ispirate, ripeto, ai principi di massima precauzione, proporzionalità e adeguatezza, che mai ci hanno spinto a sottovalutare la gravita e l’imprevedibilità del contagio.

Ma la nostra strategia è diversa, perché abbiamo adesso strumenti che ci consentono di operare differenziazioni territoriali.

Imporre un lockdown totale un mese fa sarebbe stata una decisione irragionevole in base agli strumenti di cui disponiamo, incomprensibile per la popolazione, disastrosa per tutti.

Fonte La Stampa

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Foto articolo: Immagine di repertorio

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Siamo al tredicesimo Dpcm, e i contagi continuano a crescere. Non sarebbe stato meglio decidere subito, un mese fa, il lockdown totale, per piegare immediatamente la curva, invece di aspettare e sprecare settimane preziose?

Il premier Conte risponde:

Abbiamo dovuto attuare il lockdown nella prima fase, quando non disponevamo di un piano operativo e di un sistema di monitoraggio. Adesso però dobbiamo affrontare questa seconda ondata con misure graduate e circoscritte territorialmente.

Le nostre misure sono sempre ispirate, ripeto, ai principi di massima precauzione, proporzionalità e adeguatezza, che mai ci hanno spinto a sottovalutare la gravita e l’imprevedibilità del contagio.

Ma la nostra strategia è diversa, perché abbiamo adesso strumenti che ci consentono di operare differenziazioni territoriali.

Imporre un lockdown totale un mese fa sarebbe stata una decisione irragionevole in base agli strumenti di cui disponiamo, incomprensibile per la popolazione, disastrosa per tutti.

Fonte La Stampa

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