Traiano, Optimus Princeps: gli Altipiani di Arcinazzo come rifugio personale

Traiano, Optimus Principes: gli Altipiani di Arcinazzo come rifugio personale. L’imperatore Traiano regnò per quasi vent’anni, tra I e II secolo d.C.

Traiano. Chi era Traiano? Cosa resta del suo lungo impero? Cosa lo lega ai territori italiani? Marco Ulpio Traiano, proveniente probabilmente da una famiglia di origini umbre, nel 53 d.C. sposò una donna iberica, Plotina, da cui non ebbe figli.Ricoprì diversi incarichi militari fino a comandare la legio VII Gemina, fu anche pretore, console, e governatore della Germania.

Alla morte di Domiziano appoggiò la nomina dell’anziano Nerva, che solo due anni dopo lo adottò e rese suo successore. Si trovò in Germania, lontano da Roma a quarantacinque anni imperatore. Arrivò a Roma l’anno successivo, presto iniziò una estenuante guerra contro i daci, per conquistare le ricche terre a nord del Danubio. Restò sempre in accordo col Senato, ben gestendo anche le questioni amministrative e interne. Per conquistare la Dacia furono necessarie due campagne di guerra.

L’impresa delle campagne daciche resta scolpita su quello splendido papiro di marmo che è la colonna Traiana: colonna dalla triplice funzione come tomba dell’imperatore, celebrazione della vittoria, indicatore dell’altezza della collina che Traiano fece sbancare per realizzare la più grande piazza della roma imperiale. La sua piazza, il suo foro, era custodito da centinaia di statue di prigionieri, in marmi policromi, esaltato dalla colossale statua equestre in bronzo.

La presenza romana in Dacia non fu lunga. Traiano migliorò la rete viaria, realizzando una nuova tratta dell’Appia, che tagliava diversi giorni di percorso tra Roma e Brindisi, rese più semplice l’approdo delle navi sulla costa laziale, facendo costruire il porto esagonale a nord di Ostia, collegandolo al Tevere con il canale artificiale che porta il suo nome, e ne fece costruire un altro a Civitavecchia. Anche uno degli undici acquedotti di Roma,proveniente dalla zona del lago di Bracciano, porta il suo nome.Ricostruì e ingrandì il Circo Massimo, rendendolo il più grande edificio per spettacoli del mondo.

Di lui ci restano tanti ritratti: la sua frangetta, le orecchie importanti, il solco naso-labiale piuttosto evidente. La figura di Traiano è legata anche ai territori italiani per la presenza della sua villa, un casino di caccia, splendidamente decorato da marmi policromi sugli Altipiani di Arcinazzo.

Foto articolo: Immagine di repertorio

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