Terremoto, testimonianze da Caltagirone, Gela, Catania, Ragusa

Martedì 22 dicembre, ore 21.27, il mondo, nella Sicilia orientale si ferma, anzi, si smuove: “un terremoto di magnitudo Ml 4.6 è stato registrato dalla Rete Sismica Nazionale, con epicentro localizzato tra le provincie di Ragusa e Caltanissetta, al largo della costa ragusana.

I precedenti

Dal 1985, nell’area compresa entro 30 km dall’epicentro, sono stati localizzati altri 9 terremoti di magnitudo pari o superiore a 3.0.

Le testimonianza del terremoto di ieri sera

“A Gela la scossa è stata avvertita e forte, la gente è entrata nel panico, si è riversata per strada, nelle aree verdi lontane da costruzioni, qualcuno è andato a Manfria, in campagna. A casa mia delle bottiglie di vetro sono cadute da una mensola frangendosi a terra”, commenta una collega giornalista del posto.

La stessa giornalista ha parlato di come quei momenti drammatici sono stati vissuti a Catania: “Qui invece devo dire che quei momenti si sono vissuti diversamente, questa almeno è stata la mia impressione, ma chiaramente la scossa si è sentita e anche qui con una certa intensità”.

Un nostro collaboratore da Ragusa ci racconta scene molto simili a quelle viste a Gela: “La gente si è riversata per strada, la paura è stata tanta e molti hanno deciso di trascorrere anche più di un’ora in auto piuttosto che dentro casa”.

A Caltagirone fatti molto simili: “Molti sono usciti fuori casa, altri invece si sono accertati che non ci fossero altre scosse in corso e sono rimasti dentro. Comunque è stata una serata particolare, questo 2020 deve finire, non ce la faccio più”, commenta un papà e nonno di “due bellissimi nipotini” che ieri erano con lui subito dopo la scossa.

L’Etna in attività, le crepe per strada e la scossa di terremoto

Tra una bufala e un’altra ieri sono rimbalzate sui social foto di strade con crepe, che risalgono a precedenti scosse avvenute anche in altre località; ma anche foto spettacolari dell’eruzione dell’Etna, ancora in corso, ma che non ha alcun legame con l’attività sismica di ieri sera.

Il nostro consiglio è sempre lo stesse: prima di condividere ulteriori preoccupazioni e allarmismi è meglio informarsi bene, cercando aggiornamenti sulle testate giornalistiche, sui siti ed i profili social degli enti comunali e di Protezione civile.

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