Tendopoli di Vizzini non idonea per l’Asp, ipotesi CARA Mineo: ecco perché

Doppio parere sanitario vincolante negativo dell’Asp di Catania per la struttura che la Croce Rossa sta realizzando a Vizzini, in un dismesso deposito in disuso dell’Aeronautica Militare, in contrada Salonia, firmato dal commissario ad acta per l’emergenza Covid-19, Pino Liberti, e la direttrice dell’Uoc Igiene ambienti di vita, Pulvirenti.

Dunque quella struttura non ha i necessari criteri idonei all’isolamento e alla quarantena dei migranti che in queste settimane stanno arrivando in Sicilia.

E dunque che si fa? Il governatore siciliano Nello Musumeci, al di là di ogni dichiarazione ufficiale e ufficiosa non ha detto che i migranti non devono essere ospitati in Sicilia, ma che “l’individuazione dei centri per la quarantena deve avere un parere di congruità alle misure anti Covid-19 rilasciato dall’Asp competente per territorio”, questo è quanti recita l’articolo 3 dell’ordinanza 31 del 9 agosto scorso.

Inoltre, la stessa ordinanza vieta la realizzazione di centri di quarantena organizzati sotto forma di tensostrutture. Questo cosa significa? Non stiamo parlando di poche decine di migranti, ma di centinaia, e quale struttura è già bella e pronta in tempi ristretti e di emergenza come questi? Quale struttura è stata già “testata”, per così dire, se non quella del CARA di Mineo? O dobbiamo pensare a delle piccole strutture dislocate in tutta l’isola, come gli SPRAR?

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