Strage di Licata: nessun funerale per le vittime

Oggi una giornata nera più di quelle dei giorni passati per chi voleva bene alla famiglia, vittima di una strage consumatasi a Licata in provincia di Agrigento la scorsa settimana.

Il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, per evitare rischi di ordine pubblico, ha infatti disposto che non venisse celebrato il funerale ma una benedizione delle bare in cui riposano le spoglie. Alla breve cerimonia, hanno partecipato soltanto i parenti stretti, inseriti in un apposito elenco della Questura: una decina di persone in tutto.

Ma cosa è accaduto quel giorno maledetto? Angelo Tardino, spinto dalla furia e dalla rabbia determinata da liti e questioni successorie ha sparato al fratello Diego, la cognata Alessandra Ballacchino e i nipoti Alessia e Vincenzo di 15 e 11 anni. L’uomo infine, allontanatosi da casa si è poi sparato in macchina, parcheggiata ad alcuni chilometri di distanza dalla casa in cui si è consumata la strage, per morire qualche ora dopo in ospedale.

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