Sicilia, Natale come Pasqua, a casa e senza amici e parenti

Premettiamo subito che il nuovo Dpcm non comprende il periodo natalizio, infatti, per il momento, le regole fissate dal nuovo decreto del Governo saranno in vigore solamente fino al 3 dicembre 2020, poi si vedrà in base all’emergenza sanitaria nel nostro Paese.

Se tutto dovesse restare così com’è, se le restrizioni non dovessero essere allentate, salterebbero cene di Natale e Cenone dell’ultimo dell’anno con amici e parenti, a casa ma anche nei locali. Vi spieghiamo il perché.

Alla Vigilia di Natale di certo non si potrebbe cenare a casa dei propri parenti, considerato il coprifuoco in vigore in tutta Italia che vieta gli spostamenti non necessari dopo le 22.00. Qualche furbetto potrebbe pensare di restare nella stessa abitazione fino alle 5.00 del mattino dopo, orario in cui termina il coprifuoco. Ebbene no, perché sono sconsigliate le cene tra amici e parenti in qualunque posto ci si trovi, men che meno ritrovarsi a fare feste.

Va anche detto che nell’area gialla e in quella arancione non vi è un vero e proprio divieto, come abbiamo appena riportato sopra, in quanto si legge nel Dpcm che “è fortemente raccomandato non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza”. Ma alla fine, entro le 22.00, tutti a casa, almeno che non vogliamo passare la notte come ospiti, ignorando la raccomandazione e rispettando comunque tutte le altre regole, tra cui quella di indossare sempre la mascherina. Nelle aree rosse invece non si scappa, infatti “non è consentito far visita o incontrarsi con parenti o amici non conviventi, in qualsiasi luogo, aperto o chiuso”.

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