Sicilia, dietrofront sul Green Pass negli uffici pubblici: sospeso, ecco cosa succede

Preoccupano non poco i dati sui contagi in Sicilia, dove in alcuni giorni si sono registrate numeri superiori al migliaio. Cifre che spaventano e fanno presupporre un ritorno alla zona gialla. Al fine di limitare i contagi, il presidente della Regione Musumeci firma il 13 agosto l’ordinanza n. 84. Essa prevede una ricognizione della popolazione non vaccinata, sedi di vaccinazione nei comuni con meno di 60% di vaccinati e obbligo di mascherina pure all’aperto.

Nell’articolo 5 è disposto inoltre che solo i possessori del certificato verde possono accedere ai pubblici uffici. I non vaccinati usufruiranno dei servizi in modo telematico. Oltre al prevedibile polverone sollevato dalle forze politiche, anche il Garante per la privacy chiede chiarimenti al governo regionale. La preoccupazione è quella di creare una «disparità di trattamento a livello territoriale», in quanto le norme statali vigenti sul Green Pass non ne impongono l’esibizione nei luoghi pubblici.

Dietrofront quindi a Palazzo d’Orleans. «Tale provvedimento si inserisce in un più ampio novero di chiarimenti sulla medesima disposizione che costituiranno l’oggetto delle “indicazioni” richieste in merito dal Garante». In questo modo si giustifica la battuta d’arresto, spiegando così la temporanea sospensione disposta «in attesa delle risultanze della avviata interlocuzione con il Garante per la protezione dei Dati personali».

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