Settembre a scuola, nuovo anno ma vecchi vizi? Facciamo il punto…

Settembre a scuola, nuovo anno ma vecchi vizi? Facciamo il punto… Uno degli argomenti più delicati, soprattutto per i più piccoli e deboli, è il bullismo.

Settembre a scuola. Riflettori accessi sulla scuola italiane e su alcuni argomenti molto delicati. In particolar modo, riflettori accesi sul tema del bullismo. Non sempre le argomentazioni sono state sufficienti a comprendere il fenomeno. Un atteggiamento, molte volte, che non ha adottato soluzioni permanenti. Bisogna affrontarlo, ovviamente con un approccio multidisciplinare e con molteplici figure coinvolte.

Capire in quali ambiti è il problema ed i possibili attori, è la cernita primaria necessaria da fare. Distinguere cioè tra quello che è un capriccio o una prepotenza, oppure un semplice scherzo da un reato. Questo è possibile con la somministrazione di questionari da parte dei docenti, agli alunni di ogni ordine e grado, ed eventualmente anche agli insegnanti. Ovviamente sono estremamente importanti anche le segnalazioni dei genitori. A seguito di ciò avremo isolato il fatto o la situazione, ma come si interviene in modo risolutivo?

La strategia migliore per sconfiggere il bullismo è la comunicazione assertiva, l’intelligenza emotiva e l’empatia, collante importante per sviluppare relazioni armoniose e sane. Quindi lasciare il compito alla scuola, equivale a portare l’auto dal carrozziere, dopo l’incidente, e non lavorare per prevenirlo.

Chi meglio dei genitori, può conoscere profondamente il sentire dei ragazzi? Chi meglio dei genitori può e deve intervenire nell’educazione attivamente? Non facciamo l’errore di trovare scuse. La colpa parte dalla disattenzione di certe esigenze primarie dei ragazzi, ed a quelle reagiscono. I fenomeni comunicativi e relazionali alla cui base c’è il sentire, hanno una enorme importanza. Chiediamo spesso “Come stai?”, ma meno spesso “Cosa senti?” “Cosa provi?”.

Se gli obiettivi ultimi sono quelli di preparare i bambini e gli adolescenti a far fronte alle sfide della vita quotidiana, non mancano gli obiettivi a breve termine che riguardano soprattutto le ricadute positive all’interno dell’ambiente scolastico, tra i quali: il miglioramento delle relazioni tra insegnanti e alunni; la riduzione dei problemi comportamentali in classe; il miglioramento del rendimento scolastico; una maggiore coesione e integrazione tra i membri di una classe; la riduzione dei comportamenti aggressivi; il miglioramento dei rapporti tra genitori e bambini.

Altro fattore importante sono le figure esterne alla famiglia propriamente detta, che comunque frequentandola o frequentando i suoi appartenenti, hanno una indiscussa ricaduta sui ragazzi, anche quando, le fasi della crescita, metteranno in discussione le figure genitoriali. Questi punti fermi, saranno il recinto sicuro dove soddisfare i bisogni del ragazzo, attivando quella rete sociale, che sarà esempio e rifugio per l’adulto di domani.

Foto articolo: Immagine di repertorio

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