Scuola, figli isolati e prelevati senza genitori: bufala! Ecco cosa succede

“Il 14 settembre non autorizzo a isolare o prelevare i miei figli a scuola in caso di sintomi Covid o qualche linea di febbre”. Ecco il contenuto di un post condiviso sulle chat dei genitori, ma non è altro che l’ennesima fake news sul COVID-19 e sulla gestione dell’emergenza.

“Scuola agghiacciante attenzione ai vostri figli”. Così inizia un post che è diventato virale su Facebook e Whatsapp. Si tratta di un messaggio rivolto ai genitori che manderanno i propri figli a scuola a partire dal 14 settembre. L’avviso spiega presunte procedure da attuare  nel caso in cui un alunno presentasse sintomi riconducibili al Covid-19.

Il post, che ha scatenato la preoccupazione di molti genitori, spingendoli a condividerlo sui social network, spiega che in caso di sintomatologia respiratoria o di una temperatura corporea superiore ai 37.5° durante l’orario scolastico, gli alunni saranno sottoposti ad una rigida procedura: in primis l’alunno in questione dovrà immediatamente indossare una mascherina chirurgica ed essere collocato in isolamento presso una stanza Covid; il docente avrà la responsabilità di chiamare il 112 e il 1500 e i genitori non potranno in nessun modo prelevarlo da scuola, in quanto verrà affidato all’autorità sanitaria.

Proprio per questo il post invita i genitori a non autorizzare il personale scolastico a isolare o prelevare i propri figli dall’edificio scolastico nel caso in cui dovessero presentare qualche linea di febbre.

Questo il messaggio inoltrato da molti sui social network: “Il 14 settembre io nn autorizzo nessun personale della scuola ad isolare i miei figli dovessero presentare improvvisamente qualche linea di febbre. Nessun personale sanitario può prelevare i miei figli da scuola in mia assenza traumatizzandoli. Nn firmerò nessun foglio di autorizzazione che prevede questo tipo di trattamento. Fino alla maggiore età io genitore sono unico tutore dei miei figli. Modificate queste direttive o i figli ce li teniamo a casa!…………..Copia e incolla”

Il post che circola ormai da alcune ore non è altro che una bufala, perciò vi invitiamo a non dargli credito e a non condividerlo. Il Governo non ha autorizzato nulla che preveda l’isolamento o il prelievo dei ragazzi con febbre e sintomi Covid. Ecco perché qualsiasi avviso o appello del genere è inutile e infondato.

Tramite l’ordinanza firmata dal ministro Azzolina lo scorso 24 luglio si autorizza, invece, la ripresa delle attività didattiche a partire dal 14 settembre . A meno di tre settimane dal rientro a scuola molti sono, però, i dubbi sulla riapertura: dall’organizzazione degli spazi, alla carenza di organico e alle responsabilità dei dirigenti scolastici. Cosa accade davvero nel caso in cui un ragazzo presenti dei sintomi Covid? Secondo i protocolli di sicurezza e le linee guida del Comitato Tecnico Scientifico, sono le famiglie a dover controllare la temperatura dei ragazzi, motivo per cui non verrà misurata all’entrata di scuola. Gli alunni con una temperatura superiore ai 37.5° o sintomi simil-influenzali hanno l’obbligo di rimanere a casa.

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