Scandalo a Catania, pedofilo piazza microtelecamera nel bagno di una scuola per spiare gli adolescenti

Su delega della Procura Distrettuale di Catania, personale della Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. di Catania, nei confronti di un giovane di anni 20, ritenuto responsabile di produzione e detenzione di pornografia minorile nonché di interferenze illecite nella vita privata. L’uomo era stato tratto in arresto in flagranza di reato alcuni giorni addietro dalla Polizia; la Procura Distrettuale della Repubblica, nel convalidare l’arresto, aveva disposto gli arresti domiciliari in luogo diverso dalla sua abituale abitazione, richiedendo contestualmente la misura cautelare oggi eseguita.

Le indagini sono state svolte dal Commissariato “Borgo – Ognina” e dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania. In particolare, i poliziotti erano stati contattati dal preside di un Istituto d’Istruzione Superiore del capoluogo etneo poiché era stata rinvenuta una microtelecamera all’interno di uno dei bagni maschili ubicato di fronte a una classe di primo anno, prevalentemente frequentata da adolescenti di anni 14. Il dispositivo era posizionato in modo tale da riprendere le parti intime dei minori.

L’immediata attività investigativa ha consentito di individuare il responsabile in uno studente dello stesso istituto di anni 20 che ha ammesso le proprie responsabilità giustificando che sua intenzione era quella di fare uno scherzo ad un amico.

Nel corso delle indagini, tuttavia, sono stati sequestrati altri dispositivi quali il computer e lo smartphone dell’indagato. La perquisizione informatica ha evidenziato l’archiviazione nel computer di immagini e video di pornografia minorile, anche con soggetti in età infantile. Sono in corso ulteriori attività investigative da parte della Polizia Postale sull’analisi del materiale pedopornografico.

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