Scalinata eleva la Città a Patrimonio dell’UNESCO, ma gli “incivili della movida” la fanno scivolare al degrado

Centoquarantadue scalini sono diventati l’emblema di una bellissima città del sud Italia, ognuno di essi è decorato con piastrelle di ceramica policroma, in ogni alzata, rivestimento realizzato da Antonino Ragona.

Senza alcun dubbio la Scalinata rappresenta un vero e proprio museo a cielo aperto perché ripercorre buona parte della storia dell’arte e dell’architettura locale. “142 gradini magici. – dichiara un turista – Ormai è una piacevole tappa obbligata, ad Agosto o a Dicembre, o per la festa di San Giacomo, patrono della città, che si svolge il 24 e 25 Luglio. È molto suggestiva anche a Natale o nel mese di maggio quando viene rivestita con migliaia di piantine sistemate sui gradini. Semplicemente magica”.

Ma questa bellezza spesso viene disprezzata e tante sono le segnalazioni da parte di concittadini e non, che alle luci dell’alba, dopo le serate di movida, assistono ad uno spettacolo indecente con la Scala ridotta ad un mondezzaio, dove si abbandonano sistematicamente cartacce unte, bottiglie di vetro, bicchieri di plastica.

Ci indigna l’insensibilità di certi concittadini e non riusciamo a spiegarci l’impotenza dell’amministrazione e delle forze dell’ordine a contrastare e prevenire questo scempio.

Moltissime città vietano di bivaccare nei pressi di monumenti storici e Caltagirone cos’ha in meno? Stiamo parlando di patrimonio dell’UNESCO.

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