Rientri in Sicilia? Nessuna via di scampo per chi torna: cosa succede

La Sicilia non si farà trovare allo sbaraglio come la prima volta, in estate, perché questa volta ha il suo piano per arginare l’esodo di chi torna nell’isola per trascorrere le festività del Natale e del Capodanno con la propria famiglia di origine e con gli amici d’infanzia. Ecco quali sono le disposizioni che entreranno in vigore a partire da lunedì 14 dicembre e fino a giovedì 7 gennaio 2021.

ARRIVI IN SICILIA 

Per chiunque decida di recarsi in Sicilia dovrà preventivamente registrarsi sulla piattaforma www.siciliacoronavirus.it munito di esito negativo, esclusivamente per mezzo di tampone molecolare rino-faringeo effettuato nelle ultime 48 ore e non oltre. Sono esclusi i pendolari e coloro che si erano allontanati dalla regione Sicilia  nei 4 giorni precedenti rispetto al giorno di rientro.

DRIVE-IN TAMPONI RAPIDI  

Per coloro i quali, non abbiano potuto sottoporsi al tampone molecolare viene riconosciuto il diritto a:

  • recarsi presso un drive-in per effettuare un tampone rapido antigenico.

– Nel caso di positività si seguiranno le procedure previste per i soggetti positivi, per cui verrà effettuato un nuovo tampone, questa volta molecolare e la situazione di salute verrà presa in carico dal Sistema sanitario regionale.
– Nel caso di negatività, potrà proseguire tranquillamente il suo rientro, impegnandosi a rispettare le norme anti- contagio vigenti nell’ isola ed utilizzando i dispositivi di protezione.

  • alternativamente, il soggetto è libero di recarsi presso un laboratorio, a proprie spese per effettuare il tampone molecolare, il quale esito dovrà obbligatoriamente essere comunicato al dipartimento di Prevenzione dell’Asp.
  • il soggetto può anche avvalersi della facoltà di non sottoporsi a nessuna delle procedure suddette, ma si assumere l’ obbligo di porsi in isolamento fiduciario per dieci giorni presso il proprio domicilio, dandone comunicazione al proprio medico o all’ Asp.

DISPOSIZIONI PER MEDICI E PEDIATRI 

Per tutta la durata del periodo emergenziale, nella gestione dei pazienti Covid-19 positivi o sospetti tali, medici di base e pediatri dovranno collaborare, effettuando i tamponi antigenici rapidi o di altro test.

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