Ragusa Ibla, inaugurata dopo il restauro la Cappella del Santissimo del Duomo di San Giorgio

Sono stati completati i lavori  di restauro della Cappella del Santissimo del Duomo di San Giorgio al centro della quale, sotto una piccola cupola,  si trova un altare in marmo per l’esposizione del Santissino ed a cui lati sono presenti anche due altorilievi raffiguranti Gesù e l’adultera e Gesù con i fanciulli.

Stamane quindi nel corso di una breve cerimonia il sindaco Peppe Cassì, accompagnato per l’occasione  dal presidente del consiglio Comunale Fabrizio Ilardo, accolto dal Parroco Pietro Floridia, ha inaugurato la Cappella del Santissimo. All’evento sono stati presenti, l’ing. Giuseppe Arezzo, collaboratore volontario del Parroco, l’architetto Domenico Buzzone della Soprintendenza ai Beni Culturali di Ragusa sotto la cui Alta Sorveglianza sono stati eseguiti i lavori, l’architetto Laura Baragliola e l’ing. Giuseppe Cilia, tecnici di fiducia individuati dal parroco di San Giorgio e la restauratrice Sissi Burtone,

L’intervento è stato attuato sulla base di un protocollo d’intesa sottoscritto nel 2016 tra la Parrocchia Duomo di San Giorgio ed il Comune di Ragusa che attingendo dai fondi della legge regionale 61/81 ha finanziato sia l’intervento di restauro della Cappella del Santissimo del Duomo, sia la realizzazione di un progetto di abbattimento delle barriere architettoniche con la realizzazione di una piattaforma elevatrice già da tempo in esercizio.

L’intervento di restauro della Cappella del Santissimo iniziato nel novembre del 2018, ha comportato una spesa complessiva di 11.000 euro.

“Il Comune di Ragusa rivolge sempre particolare attenzione al Duomo di San Giorgio ed a tutto ciò che è custodito al suo interno a cominciare dal suo prezioso organo  – ha detto il sindaco Peppe Cassì nel corso del suo breve intervento: a questo prezioso bene monumentale l’Amministrazione comunale non farà mancare la sua attenzione con una serie di interventi che abbiamo intenzione di attuare con la  collaborazione della Parrocchia, per mantenerlo sempre in ottimo stato al fine di potere  essere fruito ed apprezzato anche dai turisti che visitano Ragusa Ibla”.

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