Ragusa, ”Attivare Operatori dello sviluppo per ricostruire meccanismi di integrazione sociale ed un tessuto umano, sociale e culturale che è andato perso”

Spiegare a persone variamente impegnate al servizio degli altri quali siano gli obiettivi dello ‘sviluppo di Comunità: questo l’oggetto dell’incontro promosso dall’’assessore allo sviluppo di comunità Giovanni Iacono svoltosi nei giorni scorsi presso la sala convegni del Centro Polifunzionale di Via Colajanni .

L’amministratore comunale ha avuto modo di  esporre ed illustrare strategie, obiettivi, un programma di crescita civile ed economica della società attraverso la partecipazione dei cittadini in un processo democratico che vede, ognuno, attore e fruitore nello stesso tempo. Il coinvolgimento dei cittadini nel processo di sviluppo della comunità fa acquisire una maggiore consapevolezza dei loro problemi e  bisogni.  Non solo quindi operare per la Comunità ma operare con la Comunità. I temi introdotti da Iacono hanno riscosso l’interesse e l’apprezzamento di tutti i partecipanti ed ognuno è stato chiamato a dare il proprio contributo di idee e di partecipazione.

“Abbiamo formato – ha dichiarato l’assessore Iacono – il primo nucleo di “Operatori dello Sviluppo” teso ad avviare ed attivare il più ampio coinvolgimento di tutti i mondi vitali della città, le agenzie di socializzazione, il mondo dell’associazionismo, cittadini che decidono di impegnare parte del loro tempo libero nella direzione del rafforzamento dei vincoli di interazione tra le persone, per il benessere dei cittadini attraverso strategie di vitalità economica. L’obiettivo che ci prefiggiamo raggiungere è quello di aumentare il capitale sociale della comunità, un elemento di natura sostanzialmente culturale che sostiene i rapporti sociali che estende la partecipazione civica, la fiducia, l’associazionismo, la coesione, la consapevolezza che ai problemi comuni si danno risposte collettive. Ci si accorge che manca ‘capitale sociale’ quando le macchine non si fermano nemmeno davanti alle strisce pedonali, si buttano i rifiuti in giro, non si ha cura del bene pubblico, prevale la competizione alla cooperazione, il conflitto allo spirito costruttivo. Un sogno che si può avverare, un processo che ha tempi lunghi – aggiunge Iacono; oggi, più che mai, è indispensabile una “umanizzazione” dei rapporti, un orientamento etico, l’accrescimento della responsabilizzazione individuale e collettiva sui doveri di prendersi cura del bene comune e della Comunità.”

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