Presentazione volume “Il Senato civico di Caltagirone”. Alfio Caruso: “Un tassello in più nella ricerca”

Caltagirone. Nella caratteristica location a cielo aperto della piazza Municipio, la presentazione del volume curato da Giacomo Pace Gravina: nomi illustri interverranno all’evento, previsto un toccante percorso esperienziale per rivivere quello che fu e quello che rappresenta oggi il Senato civico. Appuntamento, dunque, al prossimo venerdì 8 luglio, a partire dalle 18.30.

Alla presentazione parteciperanno per i saluti, il sindaco della città di Caltagirone, Fabio Roccuzzo, e l’assessore al Patrimonio UNESCO, Claudio Lo Monaco. Interverranno Giorgio Scichilone (Università di Palermo), Giacomo Pace Gravina (Università di Messina), Alfio Caruso (presidente della Società Calatina di Storia Patria e Cultura) e Alessandro Annaloro (rappresentante dell’APS VOX per le iniziative sul Senato civico).

“Consegnare alla città questo volume significa molto – afferma Alfio Caruso – perché si aggiunge un tassello mancante alla ricerca del Senato civico di Caltagirone. Dietro c’è stato un grande lavoro, fatto di ricerche all’interno degli archivi, all’interno di un percorso che per molti di noi partiva da molto lontano. Quest’opera rappresenta un punto conclusivo della ricerca, ma anche di inizio, da cui partire per continuare ancora nella ricerca, e coinvolge maggiormente i giovani, che magari non conoscono questo percorso storico.
La città avrà la possibilità di conoscere sempre più affondo quello che per noi rappresenta la storia della nostra città, storia che diventa viva e si fa corale e che rappresenta un punto di riferimento per la nostra crescita”.

Siamo a metà dell’opera. “Ogni percorso di ricerca ha una un inizio ma anche una conclusione. Questo lavoro ha permesso di realizzare prima la mostra, che ha registrato migliaia di visitatori, e adesso questo volume, offrendo a chiunque la possibilità di conoscere la vera storia del Senato civico di Caltagirone.
Fondamentale è stato il ruolo del curatore, il prof. Giacomo Pace Gravina, oltre che di tutto il direttivo. Un plauso, sicuramente, anche a tutti gli autori dei saggi che è riuscito a colmare un vuoto lasciato dalla difficoltà alcune volte di poter avere le carte in mano.
Chiaramente non si tratta dell’ultimo progetto, da presidente della Società calatina di Storia, Patria e Cultura, posso affermare che si continuerà attraverso questi filoni, perché questa città ha necessità di scoprire, di consolidare, di far emergere dalle carte tutto ciò che ancora è poco conosciuto, oltre che permettere ad altri giovani, ad altri studiosi di potersi appassionare della ricerca e donarlo agli altri, dopotutto è questo il nostro compito.
I desideri – conclude – sono ancora quelli di continuare a dialogare con le scuole e di avere con queste realtà la possibilità di incontri frequenti”.

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