Omicidio Lucifora, c’è un arresto ed è un carabiniere, il movente è passionale

Omicidio Lucifora, c’è un arresto ed si tratta di un carabiniere, il movente del delitto sarebbe passionale: l’esito delle indagini

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Ragusa e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Modica, al termine delle indagini relative all’omicidio di Giuseppe Lucifora, cuoco modicano di 57 anni, avvenuto in Modica, lo scorso 10 novembre 2019, su disposizione del gip Eleonora Schininà, che concordava pienamente con le evidenze investigative, in data odierna hanno eseguito ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Davide Corallo, originario di Modica, classe 1981.

Corallo è un carabiniere già in servizio alla Stazione CC di Buccheri (SR), che fin dal giorno seguente all’interrogatorio e all’avviso di garanzia in febbraio è stato dichiarato temporaneamente non idoneo al servizio militare incondizionato.

Le complesse e prolungate indagini condotte dai militari dell’Arma e coordinate dal Sostituto Procuratore Francesco Riccio non hanno tralasciato nessuna delle ipotesi inizialmente paventate e ritenute plausibili, arrivando infine all’individuazione del soggetto responsabile, grazie anche al determinante apporto del reparto speciale dell’Arma preposto alle investigazioni scientifiche, il RIS di Messina.

Il repertamento e l’analisi tecnica dei campioni biologici da parte di quest’ultimo, unitamente ai segni di particolare violenza evidenti fin dall’inizio sul corpo della vittima e agli elementi acquisiti nel corso delle indagini più tradizionali svolte sul territorio dai militari dell’Arma, hanno consentito altresì di ricondurre i motivi del gesto a verosimile movente passionale, attesi i rapporti pregressi con la vittima.

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