Finisce in tragedia per un 58enne quello che si può considerare un intervento di routine: l’uomo ha perso la vita, dopo 11 giorni trascorsi in rianimazione, al “Giovanni Paolo II” di Ragusa, inaugurato solo pochi mesi fa.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!La vittima è Corrado Roccaro, di Avola, ricoverato in cardiologia per un intervento transcatetere di ablazione atriale programmato da tempo e che avrebbe risolto una aritmia cardiaca.
Solitamente questi interventi sono cosiderati ordinari e prevedono un breve ricovero post intervento, se non addirittura un day hospital.
L’operazione a cui si è sottoposto Roccaro sembrava fosse stata archiviata in maniera positiva ma qualcosa però è andata storta.
La sera stessa dell’intervento, infatti, il paziente è stato trasferito, forse per un versamento di sangue, nel reparto di rianimazione, dove è rimasto per gli undici giorni successivi in coma farmacologico.
Intanto, i familiari dell’uomo, pochi giorni dopo l’intervento, avevano già presentato un esposto-querela alla Procura della Repubblica di Ragusa, affinché la magistratura accertasse le eventuali responsabilità.
La situazione è precipitata ulteriormente due giorni fa, quando poco prima delle 9 del mattino, è stata constatata la morte celebrale di Roccaro.