Modica, continua il declino dell’Ospedale: tolti altri posti letto

Sembra non avere tregua l’Ospedale di Modica che, come riporta nuovosud, adesso si vede costretto a rinunciare a sei posti letto, dei sedici precedenti, nel reparto di malattie infettive.

L’ultima “perla”, passata in silenzio sotto il naso della politica locale e dei parlamentari regionali e nazionali che, in teoria, dovrebbero rappresentare il territorio, è la vicenda del reparto di malattie infettive dell’ospedale “Maggiore”. Qui, c’erano 16 posti letto, in locali a norma, realizzati proprio per offrire un servizio professionale e adeguato alle esigenze di un territorio che affronta anche l’emergenza migranti con gli sbarchi a Pozzallo. Una struttura moderna, capace di dare risposte adeguate all’utenza. Ma i posti-letto a Modica, sono stati ridotti a 10 perché sei sono stati previsti a Ragusa, all’ex ospedale Civile che, nel frattempo, è stato svuotato con l’apertura del “Giovanni Paolo II”.

Da una nota prettamente festaiola dell’Azienda sanitaria provinciale di Ragusa, si apprende che Malattie infettive di Ragusa è stato aperto al Maria Paternò Arezzo e che i posti letto sono diventati 11: 9 in regime ordinario e 2 in regime di day hospital. Ma c’è da dire che al Paternò Arezzo mancano sia il pronto soccorso che la rianimazione che sono, invece, nel nuovo ospedale di Ragusa dove un paziente, in caso di necessità, dovrebbe essere trasferito dal reparto di Ibla.

Non si capisce, a questo punto, perché non sistemare il reparto al Giovanni Paolo II. Forse mancano gli spazi? E, allora, perché non lasciare malattie infettive a Modica, dove esistono gli spazi necessari, con gli originari 16 posti letto?
Forse a Modica non è stato allestito il luminoso albero di Natale che, invece, è stato collocato al Paternò Arezzo?
E i posti letto in più a Ragusa vengono a mancare a Modica? Si attendono risposte dall’Asp, magari senza orpelli natalizi.

Ma la politica del carciofo riguarda anche l’ospedale di Vittoria dove esiste una struttura complessa di Neurologia e l’unità per la cura dell’ictus. In questi giorni, però, si è appreso che il Tar ha dato ragione al Comune di Ragusa in merito al ricorso contro il decreto di riorganizzazione della rete ospedaliera che non prevedeva la Neurologia al Giovanni Paolo II di Ragusa. La conseguenza logica, a questo punto, sembrerebbe una sola: il reparto “trasloca” da Vittoria a Ragusa? Un’altra foglia del famigerato carciofo sacrificato alla politica dell’asso pigliatutto.

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