Modica, brillante inizio per le quattro giornate del Convegno: “Le famiglie aristocratiche di modica: origini, sviluppo e politiche matrimoniali”

Si è aperto ieri pomeriggio, sotto i migliori auspici, il convegno, articolato su 4 incontri dal titolo: Le famiglie aristocratiche di Modica: origini, sviluppo e politiche matrimoniali.

Seppur il clima non è stato dei più clementi, come peraltro previsto metereologicamete dagli addetti, un attento e interessato pubblico ha soddisfatto ogni aspettativa, interagendo con i relatori per quanto di proprio interesse storico e culturale.

Come previsto ha preso la parola il moderatore, il Prof. Girolamo Piparo, che sinteticamente ha fatto gli onor di casa e presentato, oltre che i relatori anche il programma generale del convegno ed in particolare quello della serata.

Ha preso subito la parola, quindi, Francesco Pellegrino, noto studioso e ricercatore, autore di una bibliografia storica locale di tutto rispetto, di cui gli ultimi due volumi: Il Gran Maestro e soprattutto Giuseppe Grimaldi, Cavaliere di Nostra Signora della Montesa, hanno aperto una finestra su aspetti e segmenti di storia patria ancora poco noti e inediti in alcuni casi.

Come promesso, dopo una breve introduzione sulla famiglia Caser Grimaldi, il relatore ha voluto illustrare la biografia, e lo ha fatto magistralmente, del patriarca del casato, Agostino Caser alias Grimaldi.

Ha terminare il suo intervento con un auspicio e cioè: considerata la grandezza del personaggio e della sua capacità “professionali” e per le innovazioni contabili che lo stesso portò dalla Spagna, di creare un comitato per la titolazione dell’aula magna dell’Istituto Tecnico Archimede di Modica proprio ad Agostino Caser, alias Grimaldi.

Subito dopo ha preso la parola la professoressa Fernanda Grana Scolari, emozionata per due ordini di motivi: il primo perchè interveniva per illustrare la biografia del proprio bisnonno, oltre che della sua opera a favore della storiografia delle famiglie aristocratiche modicane e secondo perchè ci si trovava proprio all’interno di quell’aula della biblioteca comunale dedicata proprio a Raffaele Grana Scolari.

La Professoressa ha comunque relazionato con passione e secondo un finissimo filo logico, storico e temporale, coniugando opera e biografia del Grana Scolari.

Si è piacevolmente concesso uno sforamento del tempo preordinato per gli interventi perchè, con voli pindarici e ben architettati, sono stati portati dentro la relazione anche soggetti modicani ancora poco conosciuti, come l’Abate Galfo, coetaneo del Metastasio, che ebbe il privilegio di frequentare a Roma e dei cui incoraggiamenti alla poetica fu oggetto.

Proprio per la famiglia Galfo, che non è stata contemplata nella programmazione degli interventi, la Professoressa si è ripromessa di poter intervenire in una delle successive serate.

Infine ha preso la parola il dr. Carmelo Cataldi, che ha intrecciato politiche famigliari e simbolismi architettonici e pittorici presenti sul territorio delle 4 famiglie aristocratiche più importanti dal XV secolo ad oggi: la Caser Grimaldi, l’Ascenzo, la Lorefice e la De Leva.

Su richiesta del pubblico “Ciccio” Pellegrino ha ancora una volta illustrato i documenti d’archivio spagnoli che dimostrano che la famiglia Grimaldi di Modica nulla ha a che vedere con quella di Genova e Monaco perchè l’origine della stessa è quella dei Caser di Medina del Campo in Spagna.

Nel raccomandare la data del 19 c.m. a tutti i presenti, in cui verranno illustrate altre due importantissime famiglie aristocratiche di Modica: l’Ascenzo e la  Polara, si è comunicato al pubblico presente che la traslitterazione degli interventi, in forma ovviamente scientifica e divulgativa, avverrà con un’opera collettanea che vedrà la stampa nei primi mesi del prossimo anno.

 

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