La politica sembra essere impazzita, forse sarà il caldo

Si concretizza il suicidio del centrosinistra: vuole perdere le elezioni, non c’è un’altra spiegazione plausibile. Il Pd scioglie l’alleanza coi Cinque Stelle: dopo averci lavorato per tre anni, Enrico Letta lancia il suo “stai sereno” a Giuseppe Conte perché ha osato ribellarsi all’agenda di Mario Draghi.

Mentre in un primo momento ha strizzato l’occhio a Silvio Berlusconi, adesso apre la porta a Matteo Renzi e Carlo Calenda, con annesse new entry quali Mara Carfagna, Mariastella Gelmini e Renato Brunetta, braccia rubate a Forza Italia. Non è escluso un campo largo (o campo santo) anche con Luigi Di Maio, con Fratoianni, Speranza e Bonelli che ha causato l’uscita dal quadro politico di Pierluigi Bersani.

Intanto il centrodestra raggiunge l’accordo: chi ha più voti nomina il premier, annunciando così la minaccia del governo più a destra che l’Italia abbia mai avuto.

Il centrosinistra si presenta al voto più diviso che mai spianando la strada alla vittoria col botto della destra, una scelta talmente masochista da far venire il dubbio che il caro nipotino di Gianni Letta lo stia facendo apposta.

Difatti, adesso rievoca il voto utile: in nome del voto utile (questa volta contro la destra di Meloni e Salvini) bisogna costruire “un’alleanza elettorale” per battere la destra “nero fossile”. Non sarà la solita strategia del terrore mirata a togliere voti al Movimento 5 Stelle?

Intanto il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, interviene in diretta su Facebook: “Il pensiero unico dominante sta già inserendo nella campagna elettorale il tema del voto utile. O si vota Meloni o si vota Letta, e poi in mezzo ci si mettono anche Calenda, Brunetta o Di Maio. Ci sarà una sorpresa, ci sarà un terzo incomodo: il Movimento 5 Stelle con la sua agenda progressista e sociale”. Poi aggiunge: “Saremo soli, saremo il terzo polo, il terzo campo, il campo giusto”.

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