Il Reddito di Cittadinanza cambierà a breve: annuncio del premier Conte

In arrivo novità per il Reddito di Cittadinanza: il premier Giuseppe Conte annuncia l’applicazione di alcune migliorie alla misura, che renderanno più semplice il reinserimento nel mondo del lavoro.

Giuseppe Conte durante il proprio intervento al Festival dell’Economia di Trento, con il quale ha anche annunciato il mancato rinnovo di Quota 100, ha messo in evidenza la necessità di migliorare il Reddito di Cittadinanza, facendo in modo che si leghi maggiormente all’offerta di lavoro.

Se bisogna riconoscere che il Reddito di Cittadinanza è stato utile durante i mesi di lockdown per garantire il sostentamento a molte famiglie, allo steso tempo, non bisogna dimenticare che il vero obiettivo della misura consiste nell’aiutare i beneficiari ad auto mantenersi, cosa possibile dal momento in cui i percettori troveranno una nuova occupazione.

Infatti in questo anno e mezzo soltanto una piccola porzione dei beneficiari del RdC ha trovato un nuovo lavoro; altri sono ancora in cerca di occupazione e sicuramente la pandemia non è di aiuto. In questi giorni circa un milione di percettori del Reddito, in quanto è trascorso il periodo massimo di fruizione equivalente a 18 mensilità perderà il RdC e non riceverà il sostegno per almeno un mese (poi è possibile chiederne il rinnovo) e molti di loro non hanno neanche trovato un lavoro.

I Centri per l’Impiego, d’altronde, hanno iniziato ad attivarsi soltanto a partire da settembre 2019 e solo per pochi mesi, visto che la pandemia ha rallentato tutte le operazioni. Adesso pare che Il Reddito di Cittadinanza possa davvero approdare alla cosiddetta “fase due”.

Il premier Giuseppe Conte ha ammesso di essere sollevato che durante il periodo più difficile della pandemia ci fosse una misura di protezione sociale come il RdC ( al quale è stato poi aggiunto il Reddito di emergenza). Il Reddito di Cittadinanza quindi non avrà la stessa sorte di Quota 100, in quanto verrà confermato anche nei prossimi anni.

Conte ha anche affermato che, esattamente come tutte le riforme, anche il RdC può subire delle modifiche in fase di attuazione. Ha, infatti, confermato che “il progetto di inserimento nel mondo del lavoro” connesso a questa misura “ci vede un po’ indietro”.

A tal proposito il Presidente del Consiglio ha dichiarato di aver già discusso della questione con i ministri competenti, aggiungendo che presto si incontreranno per fare il punto della situazione e per individuare eventuali correttivi che potrebbero essere introdotti tramite la Legge di Bilancio. Conte crede, per esempio, che sia necessario “riorganizzare anche una sorta di network per offrire un processo di formazione e riqualificazione ai lavoratori”.

Quello che ci si augura è che si possa presentare già nei primi mesi del prossimo anno questo progetto tramite il quale l’attuazione del RdC si interseca con l’inserimento nel mondo del lavoro. Proprio in questi giorni, infatti, Anpal ha incaricato i Navigator di iniziare a contattare le aziende e a valutare le loro necessità di assunzione. Il lavoro dei Navigator, però, dipenderà in gran parte dagli accordi raggiunti con le Regioni, alle quali spetta il compito di incrociare la domanda e l’offerta di lavoro.

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