Il cannolo Ruggero, dalla scorza che non rammollisce

Il cannolo Ruggero, dalla scorza che non rammollisce, a causa del rilascio dell’acqua da parte della crema di ricotta nella cialda

Il cannolo Ruggero. Lo hanno chiamato così in onore di Ruggero II, incoronato a Palermo primo Re di Sicilia quasi mille anni fa.

Sviluppato da un team del Cnr di Palermo, con l’ausilio di una piccola quantità di glicerina, un prodotto naturale usato per ricoprire la parte interna della scorza prima della farcitura, il nuovo cannolo rimane croccante e piacevole al gusto anche a distanza di 12 ore dalla farcitura.

Spiega Nino Scurria, giovane chimico co-autore del lavoro pubblicato oggi: «Il meccanismo di funzionamento del nuovo cannolo capace di autoproteggersi è tanto semplice quanto efficace» e spiega che «il sottile strato di glicerina idratata all’interfaccia fra la crosta e la crema di ricotta impedisce alle proteine del siero del latte presenti nella ricotta di emulsionare lo strato di grasso che ricopre la scorza in margine alla frittura».

Foto articolo: immagine di repertorio

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