Hai avuto o hai figli in didattica a distanza? Ecco gli aiuti che puoi richiedere

In seguito al decreto Covid approvato venerdì ed entrato in vigore dal 15 marzo, sono diversi gli aiuti per le famiglie i cui figli si trovano a dover sostenere la didattica a distanza.

Il Consiglio dei ministri, secondo quanto annunciato dalla ministra per la Famiglia Elena Bonetti, al termine dell’incontro ha dato il via al pacchetto di 290 milioni di euro per gli aiuti ai genitori con i figli in didattica a distanza con le scuole chiuse sia per asili nidi, per elementari, medie e superiori, in zona rossa.

Tra questi contributi, ricordiamo quelli previsti per coloro che hanno figli minori di anni 14:

  • Bonus babysitter
  • smart working
  • congedo parentale covid

Misure  previste a sostegno dei  genitori con figli in Dad

Nel dettaglio gli aiuti per i genitori nel decreto Covid in vigore dal 15 marzo hanno effetto retroattivo, per cui validi a partire dal 1 gennaio 2021:
  • Il congedo parentale Covid in alternativa allo smart working è previsto con il decreto Covid, come ha annunciato la ministra Bonetti al termine del CdM dalla sua pagina Facebook ufficiale, per quei genitori con figli minori di 14 anni.
  • Lo stesso congedo parentale al 50% è previsto non solo in caso di didattica a distanza per i figli minori di 14 anni, ma anche in tutti i casi di quarantena disposti per provvedimento diretto dall’Asl per contatti con persone risultate positive o nel caso in cui in via diretta e personale sia stato contratto il virus.

Gli stessi benefici sono previsti per i genitori di figli con disabilità in situazione di gravità “accertata ai sensi dell’articolo 4, comma 1, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, iscritti a scuole di ogni ordine e grado per le quali sia stata disposta la sospensione dell’attività didattica in presenza o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale per i quali sia stata disposta la chiusura”.

I congedi parentali ordinari fruiti dal 1° gennaio 2021 e fino all’entrata in vigore del nuovo decreto legge, per i casi sopra descritti e quindi Dad, quarantena o malattia Covid del figlio, vengono a domanda trasformati in congedo parentale straordinario retribuito al 50%.

Congedo parentale non retribuito: chi può riceverlo?

Con il nuovo decreto, i genitori che non potranno lavorare in smart working e che hanno dei figli di età compresa tra i 14 anni ed i 16 che si trovano ad affrontare la Dad potranno astenersi dal lavoro e utilizzare il congedo parentale per il quale tuttavia non è prevista l’indennità né i contributi figurativi.

In questo caso viene riconosciuto il diritto del genitore di astenersi dal lavoro per tutto il periodo di sospensione dell’attività didattica dei figli, quarantena o malattia Covid, con la conservazione dell’impiego e con divieto quindi di licenziamento.

Per gli autonomi quale beneficio?

Per i genitori che svolgono attività autonoma è stato introdotto il bonus babysitter che arriverà fino a 100 euro a settimana. Chi può richiederlo? Lavoratori autonomi, partite iva, iscritti alla gestione separata INPS, oltre a coloro che sono impegnati in prima linea a contrastare la pandemia come i medici, gli infermieri e anche le forze dell’ordine.

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