Graduatorie provinciali 2020 supplenze e di Istituto: ci sono novità importanti

Graduatorie provinciali 2020 supplenze e di Istituto. Novità nel decreto scuola e nell’ordinanza che il Miur sta revisionando con i sindacati. Parliamo delle graduatorie provinciali per le supplenze. Restano anche le graduatorie d’Istituto.

Il prossimo anno scolastico presenta ancora molti punti interrogativi. Sembra, però, che resteranno le graduatorie provinciali delle supplenze e le graduatorie d’Istituto. Tutte le informazioni sono inserite nella bozza che il Miur sta mettendo a punto con i sindacati e che dovrebbe diventare ufficiale a breve.

Queste novità sulle graduatorie provinciali per le supplenze e per i nuovi inserimenti di aspiranti docenti, nonostante le remore della ministra dell’Istruzione, sono state previste dal decreto scuola che ha ricevuto approvazione a giugno e saranno valide fino al biennio 2021/2022.

Resteranno valide, oltre alle GPS (graduatorie provinciali supplenze), anche le graduatorie di Istituto di prima, seconda e terza fascia.

Si troverà, quindi, una soluzione alle cattedre vacanti per il prossimo anno scolastico proprio nelle graduatorie provinciali delle supplenze. Le GPS non sono tuttavia una novità assoluta. Infatti, erano già state inserite nel decreto scuola salva-precari e nel decreto scuola modificato per l’emergenza sanitaria.

Le graduatorie provinciali supplenze si dividono in due fasce: la prima riguarda i docenti con abilitazione e potrà, dunque, essere accessibile agli insegnanti inseriti nella prima fascia delle graduatorie d’Istituto; la seconda fascia riguarda, invece, l’inserimento di aspiranti docenti con laurea e 24 CFU, di coloro che erano già inseriti nelle graduatorie d’Istituto in terza fascia nel triennio 2017/2020 e di chi ha l’abilitazione per altra classe di concorso o un altro grado d’istruzione.

Il docente dovrà iscriversi in un’unica provincia, per questo prendono il nome di graduatorie provinciali delle supplenze e la loro gestione non verrà affidata ai singoli Istituti, ma agli Uffici scolastici regionali. Le GPS verranno utilizzate per l’attribuzione di supplenze della durata di un anno per occupare i posti comuni o di sostegno disponibili fino al 31 dicembre e che rimangono tali in alcuni casi per tutto l’anno, quindi fino al 31 agosto, in altri fino alla fine delle lezione, dunque fino al 30 giugno.

Le graduatorie che avranno la priorità nelle assegnazioni delle supplenze saranno comunque quelle ad esaurimento (Gae) e soltanto in seguito verranno prese in considerazione le GPS.

Per quanto riguarda le graduatorie d’Istituto queste restano valide e, secondo l’ordinanza, continueranno ad essere suddivise in tre fasce e ad essere gestite dai dirigenti scolastici dei singoli istituti. Esse verranno utilizzate per l’attribuzione di supplenze per brevi periodi o comunque non oltre l’ultimo giorno di scuola.

La scelta dei venti istituti da parte dei docenti è strettamente legata all’iscrizione alla graduatoria provinciale delle supplenze, motivo per il quale gli istituti scelti dovranno tutti essere all’interno di una provincia specifica.

In particolare la prima fascia delle graduatorie di Istituto è composta dagli insegnanti iscritti alla Gae (ai sensi dell’articolo 9-bis del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 24 aprile 2019, n. 374); la seconda dagli aspiranti docenti inseriti nella prima fascia delle GPS; mentre la terza è determinata dagli aspiranti inseriti nella seconda fascia delle GPS. Sia i docenti della seconda che quelli della terza fascia presenteranno il modello di scelta delle sedi per la fascia di appartenenza contestualmente alla domanda di inserimento nelle GPS.

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