Giro d’Italia 102: il “trofeo senza fine” attende… ecco i favoriti

Mancano solo nove giorni alla Grande Partenza del Giro d’Italia edizione numero 102, organizzato da RCS Sport/La Gazzetta dello Sport, che scatterà a Bologna con una cronometro individuale l’11 maggio per concludersi con un’altra prova contro il tempo a Verona il 2 giugno, dove il Trofeo Senza Fine da oggi attende il vincitore finale.

I PRINCIPALI FAVORITI PER LA VITTORIA FINALE AL GIRO 102. Ecco le schede di alcuni tra i principali sfidanti per la vittoria finale della 102esima edizione della Corsa Rosa.

Vincenzo Nibali (Ita, 34, Bahrain – Merida)

L’unico plurivincitore del Giro d’Italia (2013, 2016) in gara torna dopo un anno di assenza dopo il terzo posto nel 2017. Detentore del Grande Slam (vincitore de La Vuelta a España 2010 e del Tour de France 2014), è il solo ad averlo ottenuto tra quelli ai blocchi di partenza a Bologna. All’età di 34 anni, il siciliano è ancora uno dei favoriti alla partenza di un grande giro. Il suo recente terzo posto al Tour of the Alps indica un buono stato di forma dopo l’allenamento in altura a Gran Canaria e lo prepara alla sfida agli scalatori della nuova generazione.

Vincenzo Nibali ha detto: «L’avvicinamento al Giro è stato quello “classico” con il ritiro in altura al Teide e il ritorno alle gare al Tour of Alps e, domenica scorsa, alla Liegi. La mia condizione è in crescita e tutto procede al meglio. Il Giro inizia subito con una breve crono; un impegno di una certa importanza che vedrà già sfidarsi quei corridori che puntano alla classifica. Non bisogna sottovalutare le prime tappe perché anche senza particolari difficoltà altimetriche i percorsi sono molto mossi e impegnativi. Senza contare che tutti, nella prima settimana di corsa, hanno la forza e la voglia di mettersi in mostra e qualche capitano potrebbe tentare una mossa a sorpresa».

Tom Dumoulin (Ned, 28, Team Sunweb)

L’olandese è l’unico altro ex-vincitore del Giro d’Italia alla partenza di questa edizione, avendo fatto suo il Giro100 nel 2017. Tom Dumoulin rimane fedele alle sue parole quando disse di essersi innamorato della Corsa Rosa e della Maglia Rosa in occasione della partenza da “casa sua”, ovvero Apeldoorn nel 2016, ed è stato al via di ogni edizione sin da allora: dopo il secondo posto dietro a Chris Froome l’anno scorso, questa è la sua quarta partecipazione consecutiva. Nessun altro favorito conosce il Giro come la “Farfalla di Maastricht”. A 28 anni ha già indossato la Maglia Rosa per 17 giorni. Dopo il sesto posto all’UAE Tour ed il quarto alla Tirreno-Adriatico, ai è concentrato sull’allenamento in quota per affrontare al meglio il suo principale obiettivo di stagione.

Tom Dumoulin ha commentato: «Come sempre non vedo l’ora di partire per l’Italia per iniziare il Giro! È una grande gara con un grande percorso quest’anno. Ci aspettiamo una dura battaglia ma ora che la preparazione è finita sarà bellissimo sfidarsi sin da Bologna».

Primoz Roglic (Slo, 29, Team Jumbo – Visma)

Primoz Roglic si è fatto conoscere nel mondo del ciclismo tre anni fa, quando ha perso la cronometro inaugurale del Giro d’Italia da Tom Dumoulin per un solo centesimo di secondo ad Apeldoorn. Entrambi in sella a squadre olandesi rivali (anche se il Team Sunweb è registrato in Germania, la sua anima è nei Paesi Bassi), hanno tre cronometro individuali in agenda per lottare per la Maglia Rosa, a partire dalla “cronoscalata” al San Luca di Bologna l’11 maggio. Il 29enne sloveno è imbattuto nelle sole due gare disputate quest’anno prima del Tour de Romandie: l’UAE Tour e la Tirreno-Adriatico. Ha fatto del Giro d’Italia il suo obiettivo numero uno della stagione 2019.

Primoz Roglic ha detto: «Al via del Giro ci saranno molti corridori forti. Noi saremo completamente concentrati sul nostro unico obiettivo, quello di vincere la Maglia Rosa. Sarà una gara davvero difficile. La gente dice che il percorso è adatto a me, ma quando vai forte, tutto ti si adatta… Quando vai forte puoi correre su tutti i tipi di percorso. Volevo fare il Giro perché ci sono tre cronometro individuali, ed è quello che so fare meglio. Ci sono anche un sacco di montagne, anche quelle mi piacciono».

Simon Yates (Gbr, 26, Mitchelton-Scott)

Durante il suo periodo in Maglia Rosa al Giro d’Italia 2018, Simon Yates si è trasformato in un nuovo corridore. I suoi 13 giorni in vetta alla Corsa Rosa lo hanno cambiato, abbracciando pienamente la dimensione storica e culturale dell’evento. Ben consapevole della sua inferiorità a Tom Dumoulin e Chris Froome contro il tempo, ha combattuto per ogni secondo in palio sul percorso ed alla fine ha pagato i suoi sforzi nelle ultime tre tappe di montagna sulle Alpi, terminando solo al 21esimo posto in Generale. Ha però imparato tantissimo da questa esperienza, capitalizzando sui propri errori e vincendo successivamente il suo primo grande giro, tre mesi e mezzo dopo. Dopo aver trionfato a La Vuelta, ha deciso di tornare al Giro con l’obiettivo di finire quanto cominciato lo scorso anno.

Simon Yates ha detto: «Mi sto avvicinando al Giro nello stesso modo in cui avrei fatto per qualsiasi altra gara. Mi piace davvero provare a vincere ogni corsa, quindi per me l’approccio non cambia mai. Ho corso esattamente lo stesso numero di giorni dell’anno scorso in vista della Grande Partenza. Spero che la condizione sia la stessa dell’ultima volta, correremo un po’ più prudentemente e vedremo come andrà. Iniziamo direttamente con una crono, quindi sapremo come è la forma di tutti i rivali. Mi piacerebbe correre aggressivamente come faccio di solito. Non ho gli occhi puntati su tappe particolari, penso che l’ultima settimana sia davvero molto difficile e possa dare forma alla classifica finale. Molti staranno coperti fino a quel punto, vedremo poi da lì cosa succederà».

Miguel Angel Lopez (Col, 25, Astana Pro Team)

Come Primoz Roglic, Miguel Angel Lopez ha conquistato due vittorie nelle corse a tappe dall’inizio della stagione, con il Tour Colombia e la Volta Catalunya, a conferma che il suo status è in crescita dopo i due podi nei grandi giri dello scorso anno, quando ha concluso al terzo posto assoluto sia il Giro d’Italia che a La Vuelta. “Superman” è un altro campione moderno che dice di amare il Giro e ritorna con l’obiettivo di vincerlo. Non solo è tornato in Colombia per allenarsi in altitudine nella sua provincia di Boyacá, ma anche per la nascita del suo primo figlio ad aprile. È il vero leader del team Astana, che è uno dei più vincenti della stagione 2019. A 25 anni, è anche uno dei favoriti per il Giro d’Italia sin da Bologna, anche se potrebbe nascondersi prima di raggiungere le grandi montagne.

Miguel Angel Lopez ha dichiarato: «Sto aspettando l’inizio di questo Giro d’Italia con grande interesse ed impazienza! Il risultato dello scorso anno mi ha dato una grande motivazione e ora non vedo l’ora di tornare al Giro. La corsa della scorsa stagione è stata un vero spettacolo, qualcosa di molto bello ed emozionante! Spero davvero che quest’anno sia uguale o addirittura migliore. La nostra squadra cercherà di rendere questa edizione del Giro d’Italia indimenticabile».

Credit: Team INEOS

A soli 22 anni, Egan Bernal è un debuttante al Giro d’Italia, dopo aver corso con successo il Tour de France al servizio di Geraint Thomas e Chris Froome lo scorso anno. Ha certamente familiarità con le strade italiane, avendo iniziato la sua carriera da pro in Piemonte con il team Androni Giocattoli-Sidermec che lo ha ingaggiato direttamente dopo il suo periodo di gare internazionali in mountain bike a livello juniores. Con in palmares già la vittoria finale alla Parigi-Nizza, lo scalatore colombiano sarà il leader del Team INEOS che, nonostante il cambio di nome, ha il peso di essere per la prima volta i campioni in carica sulla linea di partenza a Bologna. Il prodigio di Zipaquira è tornato a casa dopo il terzo posto alla Volta Catalunya per prepararsi alla corsa di tre settimane al meglio.

Altri contendenti. Altri contendenti per la vittoria nella Classifica Generale del Giro d’Italia sono: Bob Jungels (Deceuninck – Quick Step), già due volte vincitore della Maglia Bianca di miglior Giovane nel 2016 e 2017, di una tappa al Giro e della Liegi-Bastogne-Liegi; Mikel Landa (Movistar Team), già terzo al Giro 2015 e vincitore di tre tappe alla Corsa Rosa; Rafał Majka (Bora – Hansgrohe), già quinto, sesto e settimo al Giro d’Italia e vincitore di tappe al Tour ed alla Vuelta.

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