Giornata internazionale per l’abolizione della schiavitù

Giornata internazionale per l’abolizione della schiavitù: repressione del traffico di persone e dello sfruttamento della prostituzione.

Giornata internazionale per l’abolizione della schiavitù. La Convenzione delle Nazioni Unite per la soppressione del traffico di persone e dello sfruttamento della prostituzione altrui è stata approvata dall’Assemblea generale il 2 dicembre 1949, è entrata in vigore il 21 marzo 1950, e l’Italia l’ha recepita ai sensi della L. 23 novembre 1966, n. 1173, pubblicata nella G. U. del 7 gennaio 1967 n. 5. (sparklingcode.net).

Una parola che sembra quasi obsoleta ed antica, che riconduce la mente ad eventi che sembrano troppo lontani da noi, delle problematiche apparentemente superate. In realtà, al giorno d’oggi, il problema è ancora presente e persistente.

Oggi si parla di schiavitù “moderna”, un concetto non definito dalla legge,e in tutto il mondo ci sono più di 21 milioni di schiavi: uomini, donne e bambini subiscono forme diverse e differenti di schiavitù: traffico di esseri umani, sfruttamento del lavoro per debiti, sfruttamento sessuale, lavoro minorile.

Questo costituisce una violazione dell’articolo 4 del 1948 della Dichiarazione universale dei diritti umani: «nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma».

40,3 milioni di persone sono vittime della cosiddetta “schiavitù moderna”, dato confermato dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) che evidenzia  quelle situazioni di sfruttamento che una persona non può rifiutare o lasciare a causa di minacce, violenza, coercizione, inganno o abuso di potere. Sotto lavoro forzato vi sono 24,9 milioni di persone e 15,4 milioni sono obbligate a matrimoni combinati a cui non possono sottrarsi.

La schiavitù moderna infrange anche i diritti fondamentali del bambino, infatti nel mondo vi sono 5,4 vittime di schiavitù su ogni mille abitanti e uno su quattro è un infante. Uno bambino su dieci in tutto il mondo è costretto a lavorare nonostante la minore età, questo porta a 150 milioni di bambini cui infanzia è stata rovinata.

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