Fiume Alcantara, acque nere e pesci morti a galla: cosa succede?

Per le acque del fiume Alcantara la situazione sembra davvero seria e grave: dopo il caso della sospetta colorazione biancastra assunta dal fiume lo scorso 15 luglio e denunciata dai sindaci di Castiglione di Sicilia e Francavilla di Sicilia, adesso è la volta della misteriosa morìa di pesci nel tratto che va fra i due stessi comuni del Parco fluviale dell’Alcantara, in contrada S. Nicola.

Sui social le foto che circolano da giorni sono diventate virali e destano preoccupazione. Il pensiero è subito corso ai frequenti sversamenti di liquami nelle acque gelide del fiume che lo hanno reso tristemente noto.

Ed è un peccato perché l’area interessata dal ritrovamento dei pesci morti è un tratto di fiume molto suggestivo, con laghetti, cascatelle e piccole gole, nei pressi di un percorso naturalistico a monte delle famose Gole e meta costante di turisti provenienti da tutte le parti del mondo.

Riguardo alle cause della morìa dei pesci, per il direttore dell’ente parco fluviale dell’Alcantara, Antonino Lo Dico, sono da escludere scarichi irregolari nel corso d’acqua: «Subito dopo ferragosto, appena informarti da una nostra guida della presenza dei pesci morti – dichiara – abbiamo richiesto all’Ispettorato ripartimentale delle foreste di Catania un sopralluogo: è stata accertata la moria dei pesci per asfissia, conseguenza del calo di portata del fiume e delle alte temperature che hanno portato a una drastica diminuzione dell’ossigeno delle acque superficiali. Il parco continuerà nella sua attività di monitoraggio dello stato di salute del fiume, assieme a tutti organi preposti sul territorio, in primis l’Arpa».

 

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