Filippò Rasà scende in campo per l’opposizione a Mirabella

Tra un mese ci saranno le elezioni amministrative a Mirabella e, stranamente, nel paese non c’è alcuna traccia di campagna elettorale per le strade, tranne due grandi manifesti della lista d’opposizione ‘Mirabella nel cuore’ con il candidato sindaco Filippo Rasà.

Per conoscere i motivi di questa candidatura inattesa abbiamo incontrato nel suo studio Filippo Rasà, da pochi giorni diventato nonno. Di professione esperto contabile e revisore legale dei conti (laurea in economia aziendale, iscritto all’Ordine dei Dott. Commercialisti ed esperti contabili di Caltagirone). Rasà ha 54 anni e due figli (Debora 29 anni infermiera, Salvo 22 anni studente in economia). Adesso come professionista è molto occupato col bonus 110%.

Come nasce la tua candidatura?

“Non me l’aspettavo, è stata una candidatura ‘forzata’…anni fa ebbi grossi problemi di salute (tumore al colon) che ho superato e per cinque anni non mi sono interessato alla politica. Avevo deciso di chiudere con la politica ma da sei mesi tanta gente, gli amici e anche Marco Falcone hanno manifestato interesse per una mia candidatura. Il mio rifiuto derivava anche da un processo in corso seguito alle denunce di chi ha adesso è amministratore e allora faceva opposizione: non ci siamo mai messi un solo centesimo in tasca e nessuno è stato condannato perché tutto è caduto in prescrizione. Con quale faccia mi sarei presentato ai cittadini se fossi stato condannato o rinviato a giudizio ? Una candidatura è un onore ma anche un onere…ho considerato il mio lavoro e altri interessi personali ma, alla fine, sono stato spinto a candidarmi dall’apprezzamento di tante persone, non me l’aspettavo e ne sono fiero. Io sono una persona pulita che vuole sempre uscire fuori a testa alta, per me l’integrità è al primo posto e non faccio alcuna promessa (invece mi sono giunte voci che gli avversari promettono posti di lavoro e mi piacerebbe se fosse vero…).

Non mi considero un politico ma un amministratore, perché l’amministratore va al servizio della collettività, il politico no. ‘Mirabella nel cuore’ – nome che abbiamo scelto in gruppo – è una lista civica che raccoglie persone di ogni estrazione politica e abbiamo fatto un’alleanza con l’on. Falcone (di cui abbiamo bisogno perché, da solo, il comune non può andare avanti). Escluso il sottoscritto e qualche altra persona che in passato è stato consigliere, la lista è formata da persone nuove, con giovani e meno giovani. Nella lista abbiamo voluto inserire nel logo i colori della bandiera ucraina per la pace e differenziarlo dall’altro. Al mio posto avrei preferito dei giovani, manca la nuova classe dirigente ed è grave. Io e altri abbiamo cercato altre persone disponibili o con esperienza, perché oggi amministrare non è facile e bisogna avere delle persone che possano guidarti. Dal punto di vista amministrativo io posso insegnare ai ragazzi che vogliono crescere ma non mi occupo dell’aspetto politico”.

In precedenza sei stato assessore al bilancio, personale e spettacolo e vicesindaco (giunta Falcone 2 nel 1997-2001, nel 2010 e con la giunta Marchingiglio 2 nel 2012-2017). Nel 2012 eletto col maggior numero di voti nella storia di Mirabella (325 voti con unica preferenza).
Qual è il bilancio di questa esperienza politica?

“La precedente esperienza amministrativa è stata positiva ma è stata ‘sporcata’, nel senso che negli ultimi due anni di amministrazione noi abbiamo chiuso con un dissesto strutturale, non dovuto a noi perché avevamo tanto personale in esubero (nel 2017 avevamo circa 80 dipendenti in un comune che non doveva avere più di 32 dipendenti). I contributi statali e regionali furono decurtati quindi fummo costretti al dissesto che è strutturale, non dovuto alla malagestione Marchingiglio (ex sindaco). 5 anni fa gli attuali amministratori – allora opposizione – dissero solo bugie in campagna elettorale, sono stati bugiardi, hanno cavalcato la situazione e, allo stesso tempo, sono stati fortunati: noi uscimmo nel 2017 ma grazie a un emendamento fatto nel bilancio regionale dall’on. Falcone, arrivano al comune un milione di euro all’anno per 5 anni consecutivi. Così i dipendenti vengono regolarmente pagati ma non per merito dell’amministrazione Ferro ma grazie a un contributo regionale (se non ci sarà la proroga nel 2023 il comune può chiudere saracinesca e mandare tutti a casa). Da considerare l’introduzione del Reddito di Cittadinanza e il pensionamento di una ventina di dipendenti negli ultimi 5 anni.

L’amministrazione Ferro ha così gestito in 5 anni circa due milioni di euro in più e il risultato è zero..se io chiedo a chiunque un motivo valido per votare Ferro oggi non trovo risposta. Se allora facemmo qualche piccolo errore è stato solo per salvare la situazione dei dipendenti comunali: se noi avessimo fatto il dissesto qualche anno prima, il 60% dei dipendenti doveva andare a casa o in mobilità (su questo e altro mi piacerebbe confrontarmi con gli attuali amministratori con le carte in mano). Tuttora il problema dipendenti non si è risolto, anche se il loro numero si è ridotto…nessun amministratore vuole mettere in strada un solo impiegato.
Appena eletta l’amministrazione Ferro disse di approvare il riequilibrio di bilancio entro 3 mesi, sono serviti 5 anni e il riequilibrio è sbagliato perché, se vediamo le carte, ci sono documenti in cui 6.860.000 euro di residui passivi vengono riportati a 6.080.000, euro con una differenza visibile di 600.000 euro…il bilancio è stato approvato a Roma perché loro hanno avuto una corsia preferenziale e i documenti non li hanno neanche guardati, ne sono certo perché parlano le delibere. L’amministrazione Ferro non ha chiuso nulla perché ancora ci sono da approvare i bilanci 2019, 2020 e 2021 e potrebbe pure scattare anche un dissesto per gli ultimi tre anni”.

Allora l’attuale amministrazione si regge sulle bugie?

“Sì e il giudizio è fallimentare in tutti i sensi, i fatti sono evidenti. Per alcuni il giudizio può essere positivo per il parco giochi (ma è stata fatta una manutenzione, non è stato realizzato) o per la pandemia…una richiesta di finanziamento alla Regione non è stata fatta, sono stati presentati progetti nostri…si è visto un lavoro pubblico in 5 anni ? E cosa dire dei tubi volanti per le strade ?
Rispetto a 5 anni fa, dove si usciva da un’amministrazione che non gestiva niente perché non c’erano soldi, l’amministrazione Ferro in 5 anni ha ricevuto circa un milione e mezzo di euro in più senza risultato…chi può giustificare l’operato dell’amministrazione uscente ? Basta ricordare la storia della riduzione dell’Imu per le seconde case degli emigrati. una legge nazionale che il comune non poteva cambiare ma in campagna elettorale fu detto il contrario. Secondo me si è andati indietro a Mirabella negli ultimi 5 anni e non ci meritiamo amministratori poco capaci, vorrei essere smentito se possibile”.

Ma l’amministrazione dice di avere 18 milioni di progettualità…

“E dove sono? Non si è fatto un solo progetto, hanno fatto richieste di finanziamenti per vecchi progetti come il campo sportivo che abbiamo curato noi in passato…non sono riusciti neanche a integrare la documentazione…Bisogna dare merito che l’unico che ha cercato di aiutare i mirabellesi è stato Marco Falcone grazie al milione di euro che, ricevuto ogni anno, ha permesso ai dipendenti di rimanere in sede. Abbiamo vissuto 5 anni di immobilismo assoluto…non c’è stata alcuna proposizione da parte dell’amministrazione uscente e quindi a cosa ci si deve opporre ? Certo, l’opposizione avrebbe potuto proporre qualcosa…”.

Un tuo commento sui consiglieri comunali d’opposizione Filippa Martines e Giuseppe Novello che si sono dichiarati indipendenti.

“E’ una scelta impopolare. La scelta Rasà è nata 3 anni e mezzo fa, detto dal leader del loro partito (Marco Falcone di Forza Italia). Sono liberi di fare quello che vogliono…ho cercato di coinvolgere tutti chiedendo se ci fossero altri disponibili a candidarsi e hanno partecipato alle riunioni…è stato un comportamento scorretto nei miei confronti. Novello e Martines si sono lamentati col partito/onorevole ma le conseguenze le pago io. Sono sereno e non penso che la loro scelta influenzerà il voto. Adesso diverse persone si stanno proponendo per la candidatura della lista”.

Avresti rinunciato alla candidatura se si fosse presentata un’altra situazione?

“Sì. Due settimane fa il noto blogger Rocco Scozzarella mi propose di fare una lista unica ed ero perfettamente d’accordo, ero disposto a mettermi da parte insieme all’altro candidato sindaco. Si potevano fare due liste con persone nuove che non sono mai state consigliere o assessore e si poteva individuare un candidato sindaco super partes che venisse appoggiato dalle due liste. All’idea di Rocco avevo pensato anch’io, per l’amore del paese lo avrei fatto ma Ferro ha detto no”.

Cosa farai se dovessi diventare sindaco ? Qual è il vostro programma elettorale?

“Il primo atto sarà la revoca dell’Ato idrico perché non sono d’accordo. Per la nostra acqua dura non è semplice pagare a consumo perché ci vogliono dei contatori speciali. L’adesione all’Ato idrico penalizza il comune e sono sicuro che i costi delle bollette triplicheranno rispetto ad ora perché la gestione sarà data all’esterno e ciò comporterà un aumento dei costi per il personale in più da remunerare (e girano voci che il passaggio all’Ato idrico possa generare l’assunzione di persone…). Allora noi, in economia, abbiamo ridotto il costo dell’acqua perché attualmente abbiamo 3 dipendenti al comune e si considera il costo della luce e costi di vari servizi. Il calcolo della ripartizione delle imposte si fa in base alla copertura totale delle spese. L’unica cosa fatta dall’amministrazione Ferro è stata fatta male. Un servizio dato all’esterno non può costare poco perché il gestore deve fare utili… perché privatizzare l’acqua che è bene pubblico ?

Il secondo atto sarà la revisione degli estimi catastali perché il valore dei fabbricati del nostro comune non sono più quelli attuali. Qui si acquistano fabbricati con poche migliaia di euro, c’è un paese in svendita…le rendite catastali sono alte ma non il valore venale attuale. Se noi un fabbricato, all’ufficio catastale, ha un valore di 28-30.000 euro, il valore venale è di 12-15.000 euro. Bisogna fare una riduzione degli estimi catastali, la gente è tartassata e vuole vendere tutto.

Cercheremo di favorire e incentivare tutti i settori in cui operano le attività produttive, un tema abbandonato. Grazie ai contributi regionali bisogna far partecipare le nostre attività produttive alle fiere internazionali, portare il tombolo, l’asparago e altro dappertutto (non basta fare ‘mangiate e bevute’ andando a fare solo qualche fiera in Germania, una visione limitata).
La promozione del tombolo ad esempio, poco conosciuto e non si capisce il perché.
I titolari delle attività possono partecipare dando quel contributo del 10-20% e i fondi regionali possono aiutarci nel lavoro di promozione. Anche il turismo è stato dimenticato, si deve pensare di reinserire Mirabella nel turismo di zona e far conoscere la nostra ristorazione ai visitatori di passaggio.

Molto importante è mettere Mirabella, San Cono e San Michele di Ganzaria in rete per avere da Regione e Stato maggiori contributi per la fornitura di servizi (i 3 comuni non raggiungono i 10.000 abitanti, serve fare una gestione in rete per risparmiare sui costi).
Noi puntiamo sull’efficienza dei servizi che sono indispensabile, anche perché si può fare solo questo coi fondi comunali. Per i finanziamenti statali e regionali si deve fare una buona attività di progettazione, cosa che non si è visto negli ultimi 5 anni.

Adeguamento dell’impianto elettrico per un risparmio energetico in tutto il paese.
Apertura di uno sportello per indirizzare i giovani – diplomati e/o universitari – alla cultura d’impresa, con la creazione di nuove attività produttive. Uno sportello di assistenza sanitaria per i cittadini costretti a recarsi fuori senza supporto, un servizio che è stato abbandonato.

Sappiamo che amministrare non è facile e si vede il disagio nel nostro paese (in ogni famiglia si trovano persone in cerca di lavoro).

Siamo fiduciosi perché sento che c’è voglia di cambiare, stiamo finendo di elaborare il programma elettorale e vogliamo trattare tutti quegli argomenti che servono a una vera crescita del paese”.

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