Fabio Cillia: “#Vienianchetu a Caltagirone”: esclusiva Prometeonews

Fabio Cillia: “#Vienianchetu a Caltagirone”: esclusiva Prometeonews. Il regista calatino, intervistato dalla nostra redazione, invita i turisti in città.

Fabio Cillia. Dopo la nota attrice calatina Nicole Grimaudo, all’iniziativa “#Vienianchetu a Caltagirone”, lanciata dalla redazione di PrometeoNews, si unisce anche il giovane regista calatino Fabio Cillia. Autore del docufilm REDEMPTIO, Cillia è figlio della città di Caltagirone e rappresenta, grazie ai suoi molteplici risultati raggiunti in campo cinematagrafico, un grande orgoglio calatino, nonchè italiano.

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Il fine dell’iniziativa “#Vienianchetu a Caltagirone” è appunto la promozione turistica della città di Caltagirone, capitale della ceramica, nonchè patria di Don Luigi Sturzo. E proprio per questo motivo il regista Fabio Cillia, in esclusiva per tutti i lettori di PrometeoNews, lancia l’invito a tutti i turisti a venire e a visitare Caltagirone ed il suo immenso patrimonio artistico-culturale.

Regista Fabio Cillia

Quindi, Fabio Cillia, spinto anch’egli dall’amore per la sua città natale, ha rilasciato alla redazione la seguente intervista:

Come hai vissuto questo periodo nell’impossibilità di poter tornare nella tua Caltagirone? “Fino a qualche mese fa’, l’impossibilita’ di tornare nella mia cara città natale è stata sempre dettata da impegni di lavoro. Ma rimaneva aperta la finestra di fare una scappata nel week end o in una qualsiasi occasione che poteva presentarsi. Un’ po’ come stare chiusi in una camera ma essere consapevoli che vi è una porta d’uscita. Quando però quella porta la chiudono a chiave le cose cambiano molto. E’ stato paradossale pensare di non aver più’ il diritto di tornare nella mia terra, di ritrovare la mia famiglia e tutto ciò che mi lega alla mia gente. Oltretutto pensavo con certezza che la gente non sarebbe proprio stata felice di rivedermi sapendo che venivo da fuori. Sono certo che nessuno di noi abbia mai provato cosi’ tanta desolazione”.

Cosa ami particolarmente della tua città? “Amo smisuratamente Caltagirone e la Sicilia. Caltagirone è ricca di meraviglie storiche di rilievo, conosciute nel mondo. In realtà, nel mio profondo, ho capito che la bellezza della città risiede anche nei posti più improbabili. E’ solo quando si e’ costretti ad andar via che si capisce la bellezza e l’importanza di ciò che lasci. Caltagirone è sempre nei miei pensieri e la mia distanza mi ha fatto comprendere molte cose che prima non avrei appreso. Quando vidi per la prima volta il capolavoro di Tornatore, Nuovo Cinema Paradiso una frase in particolare mi colpi’, quando Alfredo disse a Toto’ in un orecchio:” Vai via da qui e non tornare mai più. Questa e’ terra maledetta”. Solo dopo anni di lontananza dalla mia Sicilia ne ho veramente capito il significato. Maledetta perchè ti incanta, perchè la si ama cosi’ in modo sviscerale che poi fai fatica a riandar via. Cerco sempre con tutte le mie forze di fare qualcosa per la mia Citta’ attraverso i miei progetti e ci rimango male quando non posso fare di più”.

Perchè consiglieresti ai tanti turisti di visitare e venire a Caltagirone? “Prima di tutto per ospitalità’, la brava gente e la generosità che fanno da cornice a tutto ciò che di meraviglioso possa incuriosire a visitarla. La Ceramica, la Scalinata di Santa Maria del Monte, il giardino pubblico e le infinite meraviglie Barocche. Una città che io amo definire “L’ACQUARIO”. E ancora, godersi una bella granita dinnanzi a tanta bellezza, non soffermarsi solo al centro storico e familiarizzare anche con i paesaggi meravigliosi e luoghi, come il Signore Soccorso, il Viale Principessa Maria ed il Viale Mario Milazzo. Un piccolo segreto per gli amanti della Fotografia e non: Proprio all’inizio di via Sfere, dopo le 19 in estate,  la Citta’ si trasforma in Presepe. Un miracolo della natura

Il regista calatino  infine, conclude la sua intervista lanciando ancora una volta l’invito a tutti i turisti “#Vienianchetu a Caltagirone” e salutando affettuosamente tutti i lettori di Prometeonews.it.

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Foto articolo: Fabio Cillia

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