Escort a Caltagirone, tassista favarese patteggia e torna libero

ll cinquantenne favarese Salvatore Di Caro chiede di patteggiare e torna libero a distanza di un mese dall’arresto, con le accuse di associazione a delinquere e sfruttamento della prostituzione, nell’ambito dell’operazione “Sex Indoor” che ha svelato un giro di squillo nel Catanese. Il favarese, in particolare, è accusato di aver reclutato “in modo stabile ed organizzato prostitute da inserire nel mercato calatino” gestito da due fratelli del posto.

Di Caro, in un primo momento era finito agli arresti domiciliari. In seguito all’interrogatorio di garanzia il giudice aveva attenuato la misura cautelare. Con l’accordo per il patteggiamento, che sarà sottoposto al vaglio di un altro giudice, è stata revocata ogni restrizione visto che la condanna, in caso di accoglimento della richiesta di patteggiamento, sarà sospesa.

Inoltre, secondo l’accusa, avrebbe anche organizzato le trasferte delle donne gestendo incassi e imponendo tariffe per le prestazioni. Di Caro, in occasione dell’interrogatorio, si è difeso dicendo di svolgere l’attività di tassista e di essersi limitato ad accompagnare le ragazze. La difesa, in ogni caso, ha deciso di chiudere il caso con il patteggiamento.

Il gip Giuseppe Tigano, al quale si è rivolto il difensore, l’avvocato Monica Malogioglio, in seguito all’accordo con la procura per chiudere il caso con l’applicazione di una condanna a un anno e otto mesi di reclusione (con la sospensione della pena), ha ritenuto cessate le esigenze cautelari revocando così la misura dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza e dell’obbligo di firma.

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