Esclusiva: Il nuovo singolo di Marco Rotelli, “Verrei volentieri a cantare nella vostra Caltagirone”

Marco Rotelli nasce 22 anni fa a Milano. La passione per la musica gli arriva dal nonno napoletano, che lo spinge a cantare e a suonare. Infatti già all’età di 14 anni Marco capisce che il suo mondo interiore può esprimersi al massimo attraverso la musica e così inizia a scrivere i suoi primi testi e si iscrive al conservatorio di Milano “Giuseppe Verdi”, dal quale uscirà diplomato in tromba nel 2011. Si appassiona anche al pianoforte, strumento che più di altri riuscirà a diventare suo fedele amico nella carriera cantautorale. Nell’estate del 2014 il suo progetto arriva sulla scrivania della New Music International che resta colpita da questo giovane ragazzo che canta l’amore, inizia un grosso lavoro di produzione in studio di registrazione e Marco porta le canzoni da lui scritte e musicate. Il primo singolo “Il mio domani” viene programmato da molte radio, al secondo singolo “Parlami Cercami” hanno collaborato musicisti di grande fama, tra cui spicca Stef Burns (chitarrista di Vasco Rossi) e poi di un terzo singolo “Vivi” nell’estate 2015. Scrive, canta, fa promozione e gestisce con grande passione i suoi social network, alla fine dell’estate 2015 Marco entra in contatto con Deborah Iurato, artista siciliana vincitrice di “Amici” e tra i due cantanti nasce un’amicizia sincera e una collaborazione artistica. Marco canta in duetto con la cantante il suo brano, “Fermeremo il tempo”, che diventerà così il quarto brano in promozione per il giovane Rotelli. Dopo una breve assenza ritorna sulla scena della musica italiana, con un nuovo singolo “Dinosauro”, che ci presenta nelle colonne del nostro giornale e canali social.

Ciao Marco, ci rincontriamo dopo un po’ di tempo, cosa ci racconti?

Molte cose sono cambiate. Dopo un periodo turbolento, dovuto all’interruzione dei rapporti con la mia precedente casa discografica, ho ripreso in mano le redini e con coraggio ho decido di continuare, credendo più che mai in me stesso. Coraggioso o pazzo? Questo devo ancora capirlo, ma per il momento sto vivendo un periodo felice.

Con il singolo “La musica è finita”, lanci un grido di sofferenza verso la musica d’autore?

Lancio un grido di sofferenza verso la musica italiana in generale. Non mi piace ghettizzare la musica per generi, ad esempio d’autore, rap, pop, classica. Per me la musica è musica, tutta. E non la vedo in buona salute da qualche anno a questa parte. Così una sera, seduto al pianoforte, ho scritto di getto “LA MUSICA È FINITA”.

Adesso il nuovo singolo e progetto discografico, quali aspettative?

Per la prima volta nessuna aspettativa, davvero. Sono super rilassato e soddisfatto. Il mio ultimo singolo “DINOSAURO” è scritto da Mogol e da suo figlio Francesco, quindi, cosa chiedere di più? Se poi sarà anche sostenuto dalle radio ovviamente sarò ancora più contento.

Hai in mente un tour e se sì ti piacerebbe coinvolgere la nostra Caltagirone?

Certo, in questi giorni sto proprio facendo le prove con la mia band. A breve credo che saranno pubblicate le date. E se mi inviterete verrò più che volentieri a Caltagirone, amo tutto il sud, forse anche perché sono in parte pugliese e in parte napoletano anche se sono nato e cresciuto a Milano.

Ultima domanda, quali sono i momenti più importanti della tua giovane carriera?

Sono tanti per fortuna ma in particolare ricordo con grande affetto il concerto nell’auditorium di Radio Italia, tempio della musica italiana e la partecipazione nell’estate del 2015 a Battiti Live in piazza a Manfredonia, un evento pazzesco, un’emozione indescrivibile. Ricordo che quando scesi dal palco la gente mi dava i neonati in braccio per fare le foto. Davvero surreale! Porto ancora i segni sul cuore di tutto l’affetto di quella gente.

 

Failla Giuseppe

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