Diritto allo studio, scendono in piazza anche gli studenti di Caltagirone

In queste momento per le strade cittadine di Caltagirone, un corteo pacifico manifesta contro le politiche scolastiche della Regione e del Governo. L’urlo dei ragazzi: «Diritto allo studio».

Per comprendere meglio i motivi della manifestazione, riportiamo l’intervento di Arianna Castronovo dell’Unione degli studenti Sicilia.

««Siamo gli studenti e le studentesse che hanno riempito le piazze di tutta Italia e di tutta la regione il 12 ottobre e che avete visto ogni anno lottare in difesa della scuola pubblica.

Siamo gli stessi e le stesse che hanno incontrato Luigi Di Maio ma che da lui non hanno ricevuto che promesse senza garanzie. Da anni denunciamo che la Sicilia è ancora priva di una legge regionale per il diritto allo studio e da anni ci mobilitiamo per ottenerla.

Quest’anno, dopo l’audizione in V Commissione, abbiamo potuto proporre le nostre modifiche ad un ddl, presentato da Nello Musumeci e Roberto Lagalla, che non si propone in nessun modo di migliorare la condizione degli studenti e delle studentesse ma solo solo di costruire in un solo anno una legge che nessuno è riusciuto ad approvare.

Ma a noi questa legge così vuota e definanziata non interessa, noi vogliamo una legge che vada controcorrente.

Per questi motivi, per lottare per un codice etico, per un reddito di formazione, per libri di testo gratuiti, per cinema, musica, teatri gratuiti, per una conferenza regionale sul diritto allo studio e sull’edilizia scolastica; oggi e domani “travolgeremo” ancora una volta la regione e lo faremo costruendo onde d’urto dai luoghi della formazione e dalle nostre città.

Oggi infatti in tutta la Sicilia si contesta il modello di istruzione siciliano che ci viene presentato, domani si mette in pratica la nostra proposta, in occasione della giornata dello studente.

Contro Musumeci, un presidente inconsistente, contro Lagalla, l’assessore delle apparenze, contro questo governo deludente».

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