Didattica a distanza, “Basta con la DaD”: leggi la petizione dei genitori italiani

Didattica a distanza, “Basta con la DaD”: leggi la petizione dei genitori italiani. “Riaprono negozi al dettaglio e non si torna in classe”.

Didattica a distanza. Ecco la petizione dei genitori che dicono “basta alla DaD”. Sono i genitori degli studenti torinesi costretti ancora alla didattica a distanza e che si preparano alla protesta contro la decisione della Regione Piemonte.

“Riaprono i negozi al dettaglio e i nostri ragazzi non tornano in classe? Assurdo! Chiediamo alla Regione Piemonte di rimuovere immediatamente questa restrizione”. Ecco l’appello lanciato dai genitori degli studenti piemontesi. E su change.org una petizione a favore delle lezioni in presenza.

LEGGI ANCHE: ULTIM’ORA, riduzione didattica a distanza superiori: rientro a metà dicembre

Anche una dirigente scolastica di noto istituti comprensivo piemontese interviene sulla vicenda con una lettera indirizzata al Presidente della Regione Piemonte:

“Le chiedo di spiegare ai miei 312 studenti di seconda e terza media in Dad perché mai dovrebbero continuare ad osservare le disposizioni di legge e seguire le lezioni a distanza, invece di scendere tutti in strada seguendo l’esempio di Anita e Lisa che protestano per chiedere di dare priorità alla scuola. Come educatore le chiedo di chiarire le ragioni della sua scelta”, scrive la preside.

Fonte: Orizzontescuola.it

LEGGI ANCHE: “Siano allentate misure anche per la scuola”: la Ministra Azzolina avverte

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Foto articolo: Immagine originale di Unsplash

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Anche una dirigente scolastica di noto istituti comprensivo piemontese interviene sulla vicenda con una lettera indirizzata al Presidente della Regione Piemonte:

“Le chiedo di spiegare ai miei 312 studenti di seconda e terza media in Dad perché mai dovrebbero continuare ad osservare le disposizioni di legge e seguire le lezioni a distanza, invece di scendere tutti in strada seguendo l’esempio di Anita e Lisa che protestano per chiedere di dare priorità alla scuola. Come educatore le chiedo di chiarire le ragioni della sua scelta”, scrive la preside.

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