Furto a casa dei genitori di Matteo Salvini. Arrestata banda di georgiani

Arrestati i cinque georgiani che avevano svaligiato la casa dei genitori di Matteo Salvini. Avevano i bagagli pronti e stavano per lasciare Milano.

Nel quaritere Primaticcio, dove abitano i coniugi Salvini, avevano già scassinato sette case. Questo genere di ladri arriva in una città europea, prende contatti con la persona dell’organizzazione che gli fornisce un alloggio e per qualche settimana, massimo un mese, compie una serie di furti. Poi ripartono e ricominciano da capo in un altro luogo.

All’interno dell’appartamento dove i cinque alloggiavano sono stati ritrovati alcuni oggetti rubati, ma la maggior parte della refurtiva era stata già stata piazzata sul mercato della ricettazione.

Sulle tracce di questi ladri si sono mossi i poliziotti dell’anti-rapine della questura e soprattutto gli uomini della Sesta sezione della Squadra mobile, quelli che si occupano di criminalità diffusa, uomini che conoscono la strada e le sue dinamiche, che si confondono ogni giorno e ogni notte nella folla della città per seguire ladri, spacciatori, borseggiatori.

L’indagine sul furto in casa Salvini è stata serrata, molta strada e poca tecnologia, col coordinamento del pubblico ministero David Monti e del procuratore aggiunto Laura Pedio. Oggi i cinque georgiani dovrebbero arrivare di fronte al gip per la convalida del fermo, e per questo dalla questura di Milano sono filtrati pochissimi particolari sull’inchiesta.

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