Covid19, perchè non esiste ancora un vaccino o una cura?

Covid19, perchè non esiste ancora un vaccino o una cura? Quali sono i passaggi fondamentali per avere uno utile e funzionante 

Il Covid19 è stato devastante per tutto il mondo e la lotta è continua. Uscire con la mascherina, le distanze di sicurezza obbligatorie, non poter avere la libertà perchè la paura di un nuovo isolamento ci blocca. Ci sono solo due soluzioni: prevenire con il vaccino o avere una cura sicura.

Ma perchè il vaccino per il Covid19 non è ancora pronto? La costruzione di un vaccino non è semplice, soprattutto perchè è necessario un periodo molto lungo di ricerca per dimostrare la sua efficacia e sicurezza.

Un periodo preliminare, svolto in laboratorio, è basato sulla ricerca in vitro utili per identificare quale parte del virus sarà in grado di stimolare al meglio il sistema immunitario. Generalmente questo processo avviene attraverso le colture cellulari e talvolta attraverso la somministrazione del possibile vaccino in animali di laboratorio. Grazie alle nuove tecnologie, che vengono applicate anche in questo ambito, i tempi vengono ridotti attraverso l’utilizzo di modelli informatici. In questo modo  possibile prevedere rapidamente quali componenti del microrganismo saranno in grado di interagire efficacemente con le cellule del nostro sistema immunitario.

Lo studio sull’uomo

Dopo lo studio sugli animali, si costruisce una forma del vaccino simile a quella che potrebbe essere la versione finale. Attraverso studi clinici nell’uomo si testa la sicurezza  nella pratica quotidiana e la sicurezza, la tollerabilità e l’efficacia protettiva del preparato. La ricerca sull’uomo viene suddivisa in tre fasi:

Studi di Fase I: partecipano piccoli gruppi di volontari che confermano la sicurezza del preparato dimostrata nelle fasi preliminari della ricerca di base e valutarne la tollerabilità. Quest’ultimo dato si misura attraverso la frequenza e gravità degli effetti collaterali del vaccino.

Studi di Fase II: partecipano centinaia di volontari e hanno come scopo di confermare la sicurezza e la tollerabilità del vaccino e dimostrarne l’immunogenicità, cioè la sua capacità d’indurre una valida risposta immunitaria nell’uomo.

Studi di Fase III: partecipano migliaia di volontari e generalmente sono condotti in numerosi centri di ricerca (multicentrici). Hanno l’obiettivo di confermare definitivamente la sicurezza, la tollerabilità e l’immunogenicità del vaccino su una popolazione molto ampia di soggetti.

Se tutte queste fasi vanno a buon fine, le agenzie regolatorie internazionale e nazionali acquisiscono e valutano indipendentemente i risultati e il vaccino ottiene l’autorizzazione all’utilizzo. Ma lo studio non finisce qui e le ricerche continuano. Esse devono dimostrare la sicurezza, la tollerabilità degli effetti collaterali e l’efficacia nel determinare una buona risposta immunitaria. Tutto ciò è indispensabile per proteggere contro la malattia per cui ci si vaccina.

Dopo la sua autorizzazione, infatti, viene tenuto sotto stretto controllo, prima di poter entrare nella somministrazione quotidiana. E? importante lo studio post somministrazione per capire la sua efficacia sul campo: il vaccino è utile per un ottima risposta del sistema immunitario o previene anche la malattia?

Foto articolo: immagini di repertorio

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