Covid19, ecco come si costruisce un vaccino contro il pericolo invisibile

Covid19, ecco cosa c’è nei vaccini indispensabili per tornare alla normalità. La scienza tra credenze e complotti, illustriamo i suoi componenti

Covid19: il virus senza cura certa ma la continua la lotta per la ricerca del vaccino. Ma cos’è?

I vaccini sono preparati biologici costituiti da microrganismi uccisi o attenuati, oppure da alcuni loro antigeni, o da sostanze prodotte dai microorganismi e rese sicure. Quindi tutti i vaccini contengono i microrganismi, virus o batteri, contro cui dobbiamo proteggerci in una forma indebolita (attenuata) o completamente inattivata.

Inoltre esse contengono anche acqua sterile (o una soluzione fisiologica a base salina) e alcuni possono contenere, in piccole quantità, anche un adiuvante per migliorare la risposta del sistema immunitario, un conservante (o un antibiotico) per prevenire la contaminazione del vaccino da parte di batteri, qualche stabilizzante per mantenere inalterate le proprietà del vaccino durante lo stoccaggio.

Quindi la composizione di ogni vaccino è differente, anche quelli simili – come ad esempio quello influenzale- varia ogni anno. La composizione di quest’ultimo viene decisa, su indicazione dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in base ai ceppi che si prevede circoleranno maggiormente durante il periodo invernale.

Covid19, vaccino prima o dopo l’esposizione?

La vaccinazione è per definizione un intervento preventivo, in questo caso la somministrazione deve essere effettuata prima dell’esposizione all’agente infettivo. Ma esistono dei vaccini, detti “profilassi postesposizione”, che possono essere iniettati dopo essere stati a contatto con l’agente. Un esempio è quello della rabbia, il vaccino viene effettuato dopo morsi  o contatti con animali rabbici. Questo è possibile perchè il virus impiega un lasso di tempo per raggiungere il sistema nervoso.

Altri vaccini posso essere somministrati dopo, come ad esempio il morbillo: se iniettato entro 72 ore può prevenire la malattia o diminuire gli effetti. Lo stesso vale per la varicella ma con cinque giorni di tempo. Ma per il virus che ha bloccato il mondo, non è ancora chiaro com’è fatto e se avrà effetto anche dopo l’esposizione.

Vi aspettiamo per spiegarvi come si costruisce un vaccino contro i piccoli mostri invisibili.

Foto articolo: immagini di repertorio

Non perdere le prossime curiosità CLICCA QUI
Seguici anche su FaceBook  e Twitter

Condividi

Cosa ne pensi?