Coronavirus in Sicilia, 130 milioni per potenziare terapie intensive e subintensive

La Sicilia potenzia le terapie intensive e sub intensive, sono complessivamente 1.070, i nuovi posti letto: circa duecento nelle terapie intensive e altri 350 di terapia sub-intensiva, di cui la metà potrà essere immediatamente convertita in cure intensive in caso di necessità a causa della pandemia.

“E’ la dimostrazione – commenta il presidente della Regione, Nello Musumeci – che non abbassiamo la guardia. Si tratta, infatti, del prosieguo di un’azione più articolata avviata fin da subito per contrastare il virus. In Sicilia, lo ricordo, i medici non sono mai stati sul punto di scegliere quale vita salvare: durante questa emergenza, nei nostri ospedali c’è sempre stato un letto per chi ne avesse bisogno. Ovviamente, ci auguriamo di non dovere mai adoperare nessuno di questi nuovi posti, ma in caso di necessità saremo pronti anche stavolta”.

Il provvedimento dell’assessore alla Salute Ruggero Razza recepisce, di fatto, quanto definito a livello nazionale nell’ambito del contrasto costante al Covid-19, ma i nuovi posti letto potranno comunque restare nella disponibilità della Sanità siciliana anche successivamente.

Nello specifico, il decreto – predisposto da Mario La Rocca, dirigente generale del dipartimento della Programmazione strategica dell’assessorato – prevede che i manager delle Aziende sanitarie regionali realizzino gli interventi tenendo conto della sicurezza di medici e operatori sanitari.

La misura punta, ovviamente, al potenziamento dei percorsi di contenimento delle infezioni ospedaliere per i soggetti più fragili: saranno, infatti, diversificate le aree di accoglienza dei pazienti. L’investimento complessivo è di circa 131 milioni di euro, di cui 56 per le terapie intensiva e 53 per la sub-intensiva.

Per la ristrutturazione dei Pronto soccorso, con la separazione dei percorsi assistenziali e le aree di permanenza, invece, sono stanziati 21 milioni di euro.

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