Coronavirus, blocco Tir per “condizioni insostenibili”: rischio rifornimenti supermercati e mercati

Coronavirus, blocco Tir per “condizioni insostenibili”: rischio rifornimenti presso supermercati e mercati. Intanto l’assessore Falcone prova a mediare

In un momento particolare come quello che ci sta coinvolgendo a causa dell’emergenza coronavirus, alza la voce l’A.I.Tras (Associazione Italiana Trasportatori) che solleva il caso in virtù delle condizioni insostenibili che stanno vivendo gli autotrasportatori.

«L’autotrasporto non ci sta’: i provvedimenti adottati dal Governo sono scoordinati e confusionari, è infatti perfettamente inutile consentire alle merci di viaggiare se bar, ristoranti e aree di sosta devono chiudere alle 18.00 e non consentono agli autisti di rifocillarsi e consumare un pasto alla fine della giornata di lavoro, nonché espletare i propri bisogni fisiologici e lavarsi bene le mani per mantenere alto il livello di igiene; le aree di sosta diventerebbero orinatoi a cielo aperto aprendo la strada ad altri problemi sanitari.

PRIMO CASO POSITIVO CORONAVIRUS A CALTAGIRONE

E che dire delle mascherine di cui dovrebbero dotarsi obbligatoriamente per entrare nei centri di carico e scarico delle merci ma che non si trovano del modello prescritto? Pertanto le aziende di autotrasporto aderenti ad Aitras/Trasportounito da domani si fermeranno e non consegneranno più le merci, almeno finché il Governo non metterà la categoria nelle condizioni di lavorare».

Intanto è notizia di oggi l’intervento di mediazione provato dall’assessore regionale ai Trasporti Marco Falcone. Si legge sempre sul sito dell’A.I.Tras: «L’assessore regionale ai Trasporti Marco Falcone prova a mediare tra Governo e autotrasportatori e inoltra ai Prefetti le soluzioni proposte dall’Aitras:

– aree di sosta aperte 24h su 24 lungo tutta la rete autostradale e sulle superstrade: le attività ivi presenti (bar, ristoranti, servizi igienici) non sono riconducibili a meri luoghi di ritrovo, ma sono strutture al servizio di chi guida, che si tratti di autotrasportatori o di altre categorie che, per i motivi previsti nel DPCM, sono autorizzati a viaggiare e spostarsi;

– i centri di carico e scarico merci devono fornire agli autotrasportatori le mascherine prescritte qualora gli autisti non abbiano potuto reperirle;

– nei porti i servizi e le attività devono rimanere aperti negli orari in cui vi è movimentazione di navi in modo che gli autotrasportatori in attesa possano servirsene. Naturalmente tutto quanto sopra nel rispetto delle distanze prescritte».

LEGGI LE ULTIME NEWS DI CRONACA – RIMANI AGGIORNATO: Seguici su Google News

Condividi