ANCI Sicilia ha formalmente richiesto un incontro al Presidente della Regione, Renato Schifani, e all’Assessore Regionale dell’Economia, Alessandro Dagnino, per affrontare l’emergenza finanziaria che da tempo sta colpendo i comuni siciliani.
“In occasione della riunione odierna del comitato direttivo di ANCI Sicilia – ha dichiarato il Presidente Paolo Amenta – abbiamo esaminato la necessità di un confronto con il Governo regionale in vista della possibile ‘manovrina’ e della prossima Legge di stabilità, valutando quali risorse destinare agli enti locali”.
“A seguito di un’analisi approfondita, è emerso che i trasferimenti finanziari regionali sono insufficienti, soprattutto considerando le competenze specifiche attribuite ai comuni in materia di servizi sociali.”
Amenta ha poi sottolineato: “I comuni sostengono costi significativi per il ricovero di disabili psichici, l’assistenza a donne vittime di violenza, la tutela dei minori su disposizione dell’autorità giudiziaria, i servizi Asacom per l’autonomia degli studenti, il contrasto al randagismo, il trasporto degli alunni pendolari e il supporto a asili e mense scolastiche.”
Il comitato direttivo di ANCI Sicilia ha così deciso all’unanimità di sollecitare un incontro urgente con il Presidente Schifani e l’Assessore Dagnino, per definire misure adeguate a contenere la crisi finanziaria che sta mettendo a dura prova le amministrazioni locali dell’Isola.
Il Presidente ha inoltre espresso preoccupazione riguardo alla situazione attuale: “Solo 253 comuni hanno approvato il bilancio di previsione 2024-2026 e appena 158 hanno approvato il rendiconto di gestione 2023, un segnale grave dello stato di difficoltà in cui si trovano gli enti locali.”
ANCI Sicilia ha ribadito al Governo regionale la necessità urgente di istituire un tavolo tecnico e politico, che coinvolga anche lo Stato, per definire interventi normativi e finanziari adeguati alle criticità della finanza locale. Tra le richieste principali, un incremento progressivo dei fondi destinati alle autonomie locali, partendo da un aumento di almeno 100 milioni di euro nei trasferimenti regionali.
“Non possiamo permettere che il numero dei comuni in dissesto aumenti ulteriormente – ha concluso Amenta –. Il benessere finanziario dei comuni è essenziale per la crescita economica della Sicilia e per garantire una migliore qualità della vita ai cittadini.”