Comune di Caltagirone, riconosciuto debito fuori bilancio di oltre 112 mila euro

Il Consiglio comunale, nel corso della seduta di ieri sera, ha approvato, con 10 sì e 5 astenuti, il riconoscimento del debito fuori bilancio di 112.625,48 euro, rappresentato dalla somma pignorata nel 2017 presso l’istituto bancario Credito Siciliano, oggi Credito Valtellinese (tesoriere comunale), e già riscossa dal creditore (la ditta che forniva i servizi di ristorazione e lavanderia all’Ipab – Casa di riposo “Santa Maria di Gesù, chiusa da anni).

Sull’argomento si sono fronteggiate due tesi: i consiglieri d’opposizione – intervenuti Vincenzo Di Stefano, Cristina, Navarra, Mario Polizzi, Aldo Lo Bianco e Lara Lodato – hanno ritenuto il provvedimento privo di una serie di necessari passaggi, reclamando “linearità, trasparenza e opportuni approfondimenti” e tornando a chiedere all’Amministrazione “un’attenta e scrupolosa ricognizione dei debiti fuori bilancio che offra un quadro finalmente chiaro della situazione, sinora colpevolmente mancato”.

I consiglieri di maggioranza – Luca Distefano che, quale presidente della I Commissione, ha chiesto “l’accertamento di eventuali responsabilità”, Antonio Montemagno, Maria Di Costa e il vicesindaco Sergio Gruttadauria – hanno invece considerato “inevitabile” l’ok alla delibera, “trattandosi di un debito derivante da una sentenza esecutiva per situazioni di parecchi anni fa che non lascia margini di valutazione al Consiglio, chiamato a una mera presa d’atto”.

In apertura dei lavori, l’assise si era occupata di non poche tematiche grazie alle comunicazioni di alcuni consiglieri: dell’eventuale nulla osta della Soprintendenza “per i lavori in corso in piazza Municipio (Cristina Navarra), dei rifiuti “da tempo abbandonati” in via Pisciaro e nell’ex mercato ortofrutticolo (Roberto Gravina); della documentazione su alcuni atti da ricevere “con urgenza” (Vincenzo Gozza), di una “pericolosa buca” creatasi in via Taranto (Andrea Bizzini), delle “reiterate e inaccettabili mancate risposte alle interrogazioni” (Vincenzo Di Stefano), delle “gravi condizioni igieniche, anche a danno della vicina scuola, nel parcheggio San Giovanni” (Aldo Lo Bianco), dei “rischi per l’incolumità di pedoni e conducenti dei veicoli in via Monsignor Mario Sturzo” e della raccolta non autorizzata di indumenti usati fatta da ignoti (Piera Iudica).

Aveva risposto il vicesindaco Gruttadauria, illustrando “gli interventi promossi o in programma per risolvere le problematiche evidenziate”.

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