Come è morto Gioele? Vicino mamma Viviana? Primi riscontri autopsia

Si è svolta oggi l’autopsia sul cadavere del piccolo Gioele. Tante le attese dall’esame autoptico, ma molte risposte, soprattutto quelle più importanti, non possono essere date oggi, ci vuole del tempo, quello necessario per unire tutti i tasselli e conoscere il più possibile sugli ultimi istanti di vita del bambino e su quelli immediatamente successivi.

“C’è una fauna entomologica” sul corpicino del piccolo Gioele, lo ha detto il professor Stefano Vanin, l’entomologo chiamato dalla Procura di Patti per l’autopsia di Gioele. “Adesso come nel caso della madre è tutto da analizzare in laboratorio”, spiega e aggiunge: “Capisco che ci sia questo bisogno di risposte, ma vi dico anche che c’è un milione di insetti, finché non analizzeremo questi insetti in laboratorio non si potrà dire molto”.

Purtroppo, al momento, non è possibile nemmeno capire se Gioele sia morto vicino alla mamma Viviana e nello stesso momento, afferma ancora Vanin. “Sono stati raccolti un sacco di elementi sia per quanto riguarda la componente medica che veterinaria ed entomologica, quindi di elementi raccolti ce ne sono”. “Noi abbiamo una serie di requisiti a cui rispondere, abbiamo chiesto 90 giorni e faremo l’impossibilità per starci. Le comunicazioni le daremo direttamente al pm che ci ha incaricato”. Qualcuno ha domandato se il corpo di Gioele “parla” e Vanin ha risposto: “Come ogni corpo ha dato delle informazioni, quanto è informativo lo vedremo”.

Usando le sue parole, purtroppo quello di Gioele “è un caso difficilissimo, perché’ c’è un clima e un ambiente particolare, anche se qualche elemento informativo è stato estratto”. Sul terreno ci sono dei “segni di giacitura del corpo, il terreno non è compromesso ma è un ambiente su cui possono passare delle persone”.

“Purtroppo ci sono dei fenomeni cadaverici e trasformativi molto importanti e questo rende impossibile alcune valutazioni macroscopiche che in altri casi sarebbero un riscontro oggettivo, nel senso che ci sono questi fenomeni trasformativi e l’effetto della macrofauna e della microfauna rende ovviamente difficile qualsiasi riscontro e qualsiasi valutazione” ha detto il medico legale Daniela Sapienza uscendo dalla camera mortuaria del Policlinico di Messina, dove si è tenuta l’autopsia sul cadavere del piccolo Gioele.

“Abbiamo cominciato a fare alcuni esami su alcuni resti e dovremmo ovviamente continuare affinché riusciamo a raccogliere qualsiasi elemento di giudizio che abbia un riscontro di natura oggettiva che possa servire agli inquirenti”, aggiunge il medico legale nominata con Elvira Spagnolo.

Rispondendo ai colleghi cronisti che le chiedono se sul corpo di Gioele c’è una ferita di arma da taglio afferma: “Non abbiamo la possibilità di fare una valutazione del genere in rapporto ai fenomeni trasformativi cadaverico e sui elementi scheletrici a nostra disposizione non li abbiamo ancora analizzati tutti e non possiamo sapere se c’è un riscontro del genere”.

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