Chiesa, vegliare con la lampada della fede sempre accesa…

Chiesa, vegliare con la lampada della fede sempre accesa… Questo tempo è propizio per l’attesa e per la preghiera.

Chiesa. In questo tempo così favorevole alla preghiera, alla ricerca magari di noi stessi.  Per ovvi motivi siamo sempre lontani con i nostri pensieri. Visto tutto ciò che ci circonda e che sta succedendo ci addormentiamo, possiamo dire, davanti alle nostre morti, abbassiamo la guardia al leone del peccato. Il Signore ci invita a vegliare e vigli, per non cadere nelle tentazioni del demonio:

Il vegliare di per sé significa non dormire, stare svegli e pronti. Questo é ciò a cui siamo chiamati: ‘siate pronti perché non sapete né il giorno né l’ora’.

È vero non sappiamo quando il Signore verrà, quando ha deciso di incontrarci per questo é importante essere sempre pronti, avere un cuore predisposto all’incontro con Lui.

Come una sposa per lo sposo si adorna allo stesso modo siamo chiamati ad adornarci di carità, di fede e di speranza in qualunque momento, ogni giorno potremmo incontrarlo, anzi lo incontriamo in ogni istante in ciascuno che ci mette accanto ma puntualmente ci troviamo spreparati.

Per questo é necessario vegliare per non entrare in tentazione ‘vegliate, il demonio come leone ruggente va in giro cercando chi divorare: resistetegli saldi nella fede.’

Il momento della veglia é propizio per avere un legame più stretto con Dio, più intimo e di certo più fruttuoso, la rinunzia a sé stessi non dormendo, restando svegli a riflettere, a pregare. Ecco perché la Chiesa ci offre più occasioni per vegliare: che sia l’attesa della nascita del Signore, che sia la sua Resurrezione.

Non meno importante, la preghiera notturna come a dire che il quel momento l’orecchio di Dio é più attento e il suo amore più effuso. Sappiamo che il Signore non smette mai di ascoltarci e allora é probabile che in quella circostanza notturna il nostro orecchio, il nostro cuore é più aperto perché libero da distrazioni mattutine e tende maggiormente ad un’accoglienza intima del mistero di Dio, della sua grazia e di certo un concreto aiuto alla nostra conversione. Vegliare é l’olio, il balsamo che ci rigenera che ci permette di vedere tutto con gli occhi della fede.

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Foto articolo: Immagine Kiko Arguello

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Il vegliare di per sé significa non dormire, stare svegli e pronti. Questo é ciò a cui siamo chiamati: ‘siate pronti perché non sapete né il giorno né l’ora’.

È vero non sappiamo quando il Signore verrà, quando ha deciso di incontrarci per questo é importante essere sempre pronti, avere un cuore predisposto all’incontro con Lui.

Come una sposa per lo sposo si adorna allo stesso modo siamo chiamati ad adornarci di carità, di fede e di speranza in qualunque momento, ogni giorno potremmo incontrarlo, anzi lo incontriamo in ogni istante in ciascuno che ci mette accanto ma puntualmente ci troviamo spreparati.

Per questo é necessario vegliare per non entrare in tentazione ‘vegliate, il demonio come leone ruggente va in giro cercando chi divorare: resistetegli saldi nella fede.’

Il momento della veglia é propizio per avere un legame più stretto con Dio, più intimo e di certo più fruttuoso, la rinunzia a sé stessi non dormendo, restando svegli a riflettere, a pregare. Ecco perché la Chiesa ci offre più occasioni per vegliare: che sia l’attesa della nascita del Signore, che sia la sua Resurrezione.

Non meno importante, la preghiera notturna come a dire che il quel momento l’orecchio di Dio é più attento e il suo amore più effuso. Sappiamo che il Signore non smette mai di ascoltarci e allora é probabile che in quella circostanza notturna il nostro orecchio, il nostro cuore é più aperto perché libero da distrazioni mattutine e tende maggiormente ad un’accoglienza intima del mistero di Dio, della sua grazia e di certo un concreto aiuto alla nostra conversione. Vegliare é l’olio, il balsamo che ci rigenera che ci permette di vedere tutto con gli occhi della fede.

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