Chiesa San Paolo Apostolo, a Palazzolo Acreide il coro parrocchiale “grida” solidarietà per il parroco Padre Gianni

L’arcivescovo Salvatore Pappalardo ha disposto la sospensione delle celebrazioni eucaristiche nella chiesa di San Paolo apostolo a Palazzolo, dopo avere appreso che il parroco Padre Gianni ha organizzato una breve processione di devoti attorno alla piazza adiacente la basilica.

Sulla pagina Facebook scrive il Coro Parrocchiale: “Noi fratelli del Coro Parrocchiale San Paolo Apostolo siamo vicino a Padre Gianni Tabacco in questo momento terribile. Pertanto non canteremo ad alcuna celebrazione fino al ritorno del nostro parroco e non consentiamo a terzi l’uso del nostro impianto acustico. Siamo solidali ad un buon prete esageratamente punito inquanto colpevole solo di voler accontentare almeno un po’ i suoi figli. Colpevole di non saper dire di no. Noi siamo scioccati come tutti per l’eccessiva punizione data non solo a Padre Gianni, ma a tutto il popolo di Dio che frequenta la sua parrocchia. Dopo mesi di paura e reclusione era fortissimo il bisogno del popolo palazzolese (che è stato forse il più ligio durante la quarantena) di rincontrare la propria identità culturale!”.

Hanno poi continuato con un altro post: “Un po’ più di due anni fa il nostro coro ebbe un attimo di stallo e cambio gestione. Ricordo che durante un consiglio parrocchiale in cui era presente anche il vescovo in visita pastorale, Padre Gianni espresse le sue paure circa la reale presenza del coro. Io gli risposi che noi saremmo sempre stati lì per lui e per la parrocchia e che non doveva preoccuparsi perché la nostra unità non si metteva in discussione. Tutti i nostri coristi sono ferventi san Paulisi, alcuni devoti fino al midollo. I ragazzi del coro non si sono mai risparmiati in questo periodo, provando e riprovando fino a non poterne più, perché sapevamo che quest’anno tutta la festa sarebbe stata la messa e volevamo che fosse bellissima. Ogni sera alle 19.00 ci vedremo in chiesa per pregare (sperando non sia un crimine) il nostro Patrono, sperando di poter riavere presto il nostro parroco”.

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