Finanziaria, alcune agevolazioni e molti tagli sulle ristrutturazioni edilizie. Ecco quali

La manovra ridisegna le agevolazioni sulla casa per il 2025 con alcune conferme e molti tagli che chi ha intenzione di avviare una ristrutturazione edilizia dovrà imparare a conoscere.

Ecco la sintesi:

DA FINESTRE A SCHERMATURE, ECOBONUS AL 50% O AL 36%: la legge di bilancio ridefinisce innanzitutto l’Ecobonus, l’agevolazione per l’efficienza energetica attraverso detrazione Irpef o Ires dal 50 al 65%, che raggiungeva anche l’85% per alcuni interventi nei condomini. Dal 2025 scenderà al 50% per la prima casa e al 36% per gli altri immobili. Nel 2026 e 2027 si scenderà ulteriormente al 36% per la prima casa e al 30% per le altre. Le aliquote si applicano a tutti gli interventi agevolati, compresi quelli che fino a quest’anno davano luogo ad una detrazione più alta, come appunto gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali.

CALDAIE A GAS ESCLUSE DALLE AGEVOLAZIONI: la nuova detrazione prevista dalla disciplina di ecobonus esclude gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili, in pratica quelle a gas, che godevano finora delle stesse aliquote al 50% o al 65% se abbinate alle valvole termostatiche.

AL 50% ANCHE IL BONUS RISTRUTTURAZIONI: stesso schema dell’ecobonus anche per il bonus ristrutturazioni che resterà al 50% ma solo per le abitazioni principali e con tetto di spesa a 96.000 euro, mentre per gli altri immobili lo sconto fiscale scenderà al 36% a partire dal primo gennaio 2025, con tetto di spesa a 48.000 euro. Le aliquote scendono sulla scia dell’ecobonus nel 2026 e nel 2027.

STRETTA SUL SISMABONUS: un netto ridimensionamento arriva anche per la detrazione oggi fino all’85% per lavori antisismici su abitazioni e immobili produttivi: scenderà anche in questo caso al 50% sulla prima casa e 36% sulle altre proprietà immobiliari, con ulteriore decalage nel 2026 e nel 2027 come per le altre agevolazioni.

BONUS MOBILI ED ELETTRODOMESTICI (MADE IN EUROPE): Il fronte è in questo caso duplice: in caso di ristrutturazione di un immobile viene confermato lo sconto del 50% su arredi e grandi elettrodomestici, con tetto di spesa da 5.000 euro; viene poi introdotto un contributo per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica (classe B o superiore) prodotti in Europa, a condizione che il vecchio apparecchio venga smaltito correttamente. Il contributo è pari al 30% del costo dell’elettrodomestico, fino a un massimo di 100 euro per ciascun acquisto. Il bonus sale a 200 euro per famiglie con un Isee inferiore a 25.000 euro. È possibile beneficiare dell’incentivo per un solo elettrodomestico per nucleo familiare.

SUPERBONUS IN VIA DI ESAURIMENTO: la maxi agevolazione nata con la pandemia passerà nel 2025 dal 70% al 65% ma sarà limitata agli interventi per i quali, alla data del 15 ottobre 2024, risulti già presentata la Cilas e, per i condominii, la delibera assembleare di approvazione dei lavori. Il maxi sconto al 110% rimarrà solo per gli immobili situati nelle zone colpite da eventi catastrofali. La manovra apre inoltre alla possibilità di detrarre il 10 anni le spese del 2023 rimaste finora escluse dall’opzione.

Foto: Confcommercio 

Caltagirone: Al via i lavori per la sistemazione e la messa in sicurezza del pattinodromo di via Balatazze

 

Il pattinodromo di via Balatazze a Caltagirone sarà riqualificato grazie a un finanziamento regionale di 213.400 euro. I lavori, volti a garantire sicurezza e modernità, inizieranno nel 2025.

L’Assessorato regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo ha ufficializzato un importante passo avanti per il progetto di riqualificazione del pattinodromo comunale di via Balatazze a Caltagirone, con l’emissione del decreto di finanziamento pari a 213.400 euro. Questa somma, destinata ai lavori di adeguamento agli standard sportivi, è frutto di un emendamento approvato dall’Ars lo scorso gennaio, grazie al sostegno del gruppo consiliare e regionale di Forza Italia.

Lavori in partenza nel 2025

Secondo quanto dichiarato dal vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Paolo Crispino, le procedure per la gara d’appalto inizieranno nel gennaio 2025, con l’obiettivo di completare i lavori entro la fine dello stesso anno. “L’intervento consentirà di restituire alla città un impianto moderno, sicuro e pienamente fruibile, valorizzando l’offerta sportiva per i tanti giovani appassionati di pattinaggio e skateboard,” ha affermato Crispino.

Dettagli del progetto

Il piano di riqualificazione prevede il rifacimento della pavimentazione per la pista ad anello destinata al pattinaggio e di quella per lo skateboard, oltre alla fornitura e all’installazione degli elementi necessari per le attività. Saranno inoltre realizzate opere di sistemazione delle ringhiere per garantire la sicurezza degli utenti e della recinzione esterna, accompagnate da verniciature e interventi estetici.

Questo progetto si aggiunge agli interventi già avviati per lo stadio comunale Agesilao Greco, confermando l’impegno dell’amministrazione comunale verso il miglioramento delle infrastrutture sportive cittadine.

Con la consegna dell’impianto riqualificato, il pattinodromo di via Balatazze potrà tornare a essere un punto di riferimento per lo sport e la socialità a Caltagirone.

Confronto sulla Zona Industriale di Caltagirone. E ritorna la luce

Sindaci e imprenditori si sono incontrati nella zona industriale di Caltagirone per confrontarsi sul suo futuro. E l’illuminazione ritorna.

Ieri mattina, presso la sala conferenze del Centro Direzione dell’IRSAP nell’Area di Sviluppo Industriale (ASI) di Caltagirone, l’assessore allo Sviluppo delle Risorse Territoriali del Comune di Caltagirone Piergiorgio Cappello ha partecipato a un incontro lì svolto, dove si è annunciata la conclusione dei lavori di riqualificazione delle strade e dell’illuminazione elettrica dell’area, che hanno visto impiegati una somma equivalente a 3,5 milioni di €, attraverso un accordo che ha coinvolto la Regione Siciliana, l’IRSAP e il Comune di Caltagirone. Nello stesso pomeriggio, per la prima volta dal ripristino, l’illuminazione elettrica dell’area si è palesata.

Zona Industriale ASI CaltagironeIn merito al fulcro degli interventi di ripristino, il direttore generale dell’Irsap Gaetano Collura e il dirigente dell’ufficio periferico calatino Salvatore Callari, hanno posto l’accento sulle strategie di sviluppo economico regionale e il piano industriale biennale 2024-26, le opportunità di finanziamento, le iniziative pubbliche di rilancio delle aree industriali e gli strumenti per la digitalizzazione e l’efficienza operativo.

Sempre gli stessi vertici hanno annunciato un finanziamento, tramite risorse FSC (Fondo Sviluppo e Coesione) approvate dalla Regione, di due importanti interventi che mirano a migliorare la produttività del territorio: il completamento delle opere di urbanizzazione primaria nell’area industriale di Scordia – che ospita principalmente imprese agrumicole, anche di un certo valore economico – del valore di 6 milioni di €, e la realizzazione del primo tronco dell’asse attrezzato nell’agglomerato industriale di Mazzarrone, che ammonta a 4,6 milioni di €.

Dagli amministratori locali, nelle persone dell’assessore Cappello, del sindaco di Grammichele Giuseppe Greco e del sindaco di Scordia Francesco Barchitta, vi è stata la richiesta di una ripresa del percorso di programmazione territoriale e di una cabina di regia che metta insieme i vari soggetti coinvolti nell’area, mentre dal commissario liquidatore degli ex consorzi ASI Salvatore Nicotra sussiste l’auspicio che vengano adottate nuove metodologie di impresa all’interno dell’area industriale calatina.

Da parte degli imprenditori e delle associazioni di categioria, rappresentate dal presidente nazionale ceramisti del CNA Andrea Branciforti, da Giuseppe Carnibella di Confartigianato, dall’imprenditore scordiense Carlo Piraneo e Domenico Palazzo del CNA, è partito l’invito a un’inversione di rotta affinché il territorio e le sue imprese possano riottenere speranza.

I principali campi di utilizzo delle monete digitali e della criptovalute

Le criptovalute, o monete digitali, sono valute virtuali che utilizzano la crittografia per garantire transazioni sicure e controllare la creazione di nuove unità. Basate su tecnologie come la blockchain, queste valute offrono numerosi vantaggi, tra cui decentralizzazione, trasparenza e rapidità nelle transazioni. Negli ultimi anni, le criptovalute hanno trovato applicazione in diversi settori, rivoluzionando il modo in cui effettuiamo transazioni e interagiamo con il denaro.

Investimenti e trading

Uno degli utilizzi più diffusi delle criptovalute è nel campo degli investimenti e del trading. Piattaforme specializzate, note come exchange, permettono agli utenti di acquistare, vendere e scambiare diverse criptovalute, tra cui Bitcoin, Ethereum e molte altre. Gli investitori sono attratti dal potenziale di alti rendimenti, sebbene il mercato sia caratterizzato da una notevole volatilità. La possibilità di diversificare il portafoglio con asset digitali ha reso le criptovalute una componente significativa nel panorama finanziario moderno.

Pagamenti e trasferimenti di denaro

Le criptovalute stanno emergendo come alternativa ai metodi tradizionali per i pagamenti e i trasferimenti di denaro. Grazie alla loro natura decentralizzata, permettono transazioni rapide e a basso costo, specialmente nei trasferimenti internazionali, riducendo la necessità di intermediari e le commissioni associate. Inoltre, l’adozione crescente di criptovalute da parte di commercianti e fornitori di servizi amplia le possibilità di utilizzo quotidiano per l’acquisto di beni e servizi.

Contratti intelligenti e applicazioni decentralizzate

Piattaforme come Ethereum hanno introdotto il concetto di contratti intelligenti (smart contract), che sono programmi auto-eseguibili con termini contrattuali scritti direttamente nel codice. Questi contratti permettono la creazione di applicazioni decentralizzate (dApp) che operano senza la necessità di un’autorità centrale, trovando applicazione in settori come la finanza decentralizzata (DeFi), la gestione dei diritti digitali e molto altro.

Tokenizzazione di asset e proprietà digitale

La tecnologia blockchain consente la tokenizzazione di asset fisici e digitali, rappresentando proprietà frazionate di beni come immobili, opere d’arte o materie prime. Questo processo democratizza l’accesso agli investimenti, permettendo a un numero maggiore di persone di partecipare a mercati precedentemente inaccessibili. Inoltre, i token non fungibili (NFT) hanno rivoluzionato il concetto di proprietà digitale, consentendo la compravendita di opere d’arte digitali, collezionabili e altri beni unici.

Utilizzo nei casinò online legalizzati

L’industria del gioco online ha rapidamente adottato le criptovalute come metodo di pagamento. I casinò online che accettano criptovalute permettono ai giocatori di effettuare depositi e prelievi utilizzando monete digitali come Bitcoin, Ethereum e altre. Questo approccio offre numerosi vantaggi, tra cui transazioni più rapide, commissioni ridotte e un maggiore livello di privacy per gli utenti. Tuttavia, è importante notare che la regolamentazione varia da paese a paese. In Italia, ad esempio, la legislazione sul gioco online è complessa e solo i casinò con licenza estera possono accettare Bitcoin sui propri portali di gioco, mentre la legislazione italiana non ammette questo metodo sia per i depositi che per le vincite.

Al di là di ciò, i portali legali italiani come NetBet offrono comunque una vasta gamma di opportunità, bonus e promozioni per un’esperienza sicura e divertente al servizio dell’utente.

Raccolta fondi e finanziamenti

Le criptovalute hanno aperto nuove strade per la raccolta di capitali attraverso meccanismi come le Initial Coin Offerings (ICO) e le Security Token Offerings (STO). Questi strumenti permettono alle startup e alle imprese di raccogliere fondi direttamente dagli investitori, bypassando i tradizionali canali di finanziamento. Sebbene offrano opportunità significative, è essenziale considerare le implicazioni legali e regolamentari associate a queste forme di finanziamento.

Donazioni e beneficenza

Le organizzazioni non profit e le iniziative di beneficenza stanno sempre più accettando donazioni in criptovalute. Questo metodo offre trasparenza nelle transazioni e facilita le donazioni internazionali, riducendo i costi associati ai trasferimenti di denaro tradizionali. Inoltre, le donazioni in criptovalute possono offrire vantaggi fiscali sia per i donatori che per le organizzazioni beneficiarie.

PIL della Sicilia in crescita, Schifani esprime orgoglio

La Sicilia è la seconda regione più dinamica del Sud. Il PIL si attesta a +2,2%, positiva anche l’occupazione, a +5,2%. Per il presidente della regione è la conferma di un cambio di rotta, ma sottolinea che bisogna ancora fare molto, specie per contrastare l’emigrazione giovanile.

In una nota dell’Ufficio Stampa della Regione Siciliana, il Presidente Renato Schifani esprime orgoglio per i dati diffusi da Svimez, che registra una crescita del Prodotto Interno Lordo della regione a +2,2% e un aumento dell’occupazione a +5,2%, ponendola come seconda regione più dinamica del Mezzogiorno d’Italia.

Commentando il rapporto presentato oggi a Roma, che confermerebbero anche quelli pubblicati da BankItalia e Unioncamere, secondo il presidente “è l’ennesima conferma di un’inversione di tendenza che non è casuale, ma frutto del duro
lavoro e delle politiche liberali che abbiamo attuato, con una maggiore capacità di investire nelle infrastrutture e nei settori strategici per rilanciare l’economia.”

Nella nota, il presidente prosegue rimarcando l’aumento del dato occupativo, la più marcata del paese. A quanto da lui riferito, “questo è il risultato delle politiche regionali a sostegno delle imprese, che hanno contribuito a creare nuove opportunità di lavoro e a ridurre il disagio sociale”, segnalando anche i buoni risultati della filiera navale e dell’industria cantieristica, che è la prima per valore aggiunto nel Mezzogiorno, con un valore di all’incirca 700 milioni di €.

Il presidente forzista ha comunque tenuto a sottolineare che questi dati “non ci devono fare abbassare la guardia su alcuni ambiti, in particolare sull’emigrazione giovanile“. Rimarca anche che l’emigrazione dei laureati siciliani “è un tema sul quale siamo concentrati” e che l’obiettivo è “è creare un futuro in cui i giovani siciliani possano vedere la loro terra come un luogo di opportunità e crescita, senza dover cercare altrove le condizioni per realizzare i propri sogni”: in tal senso, ha spiegato che l’azione di governo mira a tenere insieme sia lo sviluppo, sia l’occupazione di qualità, dialogando con le imprese, ma anche attraverso la modernizzazione e il rinnovamento dell’apparato burocratico della Regione.

Su questo argomento, i dati che ha citato, ovvero il nuovo accordo con il governo centrale, che ha permesso di sbloccare le assunzioni di 800 giovani per tre anni, di cui 200 sono già in servizio, e i concorsi per i Centri per l’Impiego con 200 posti da assegnare nel 2025, oltre ai 500 già assegnati, secondo il presidente “contribuiranno a farci lasciare l’ultima posizione in classifica tra le regioni italiane come tasso di turnover tra il personale”, quest’ultimi considerati come risorsa che va incentivata, e non come un costo.

Arriva il “Sicilia express”: un treno low cost per le vacanze natalizie

Dal 21 dicembre, il treno low cost “Sicilia Express” collegherà il Nord e il Centro Italia con la Sicilia, offrendo un’alternativa economica per i viaggi durante le festività. L’iniziativa è stata promossa dal governo Schifani in collaborazione con Ferrovie dello Stato che,punta a contrastare l’aumento dei prezzi di trasporto durante le festività.

Le tappe:

Il treno partirà da Torino e attraverserà alcune delle principali città italiane. Torino Porta Nuova; Novara; Milano Porta Garibaldi; Parma; Modena; Bologna; Firenze S.M.N; Arezzo; Roma Tiburtina, Salerno; Messina. Una volta giunto dall’altra parte dello Stretto il convoglio sarà diviso in due sezioni, una in direzione Palermo con fermate a Milazzo; Capo d’Orlando; Santo Stefano di Camastra; Cefalù; Termini Imerese e Bagheria. E una diretta a Siracusa che fermerà a Taormina, Giarre R., Acireale, Catania, Lentini e Augusta.

La presentazione ufficiale si è tenuta ieri a Milano, con l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, e Luigi Cantamessa, amministratore delegato di Treni Turistici Italiani (gruppo FS).

Durante il viaggio, i passeggeri vivranno esperienze culturali e gastronomiche che celebrano l’autenticità della Sicilia, grazie alle masterclass. Ci saranno inoltre performance artistiche e la partecipazione di influencer e personaggi noti del panorama siciliano come l’attore Salvo Piparo, Claudio Casisa dei Soldi Spicci e lo stilista Alessandro Enriquez, insieme ad influencer che racconteranno il viaggio.

Un viaggio che non è solo un ritorno a casa,ma un ritorno alle radici. Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha sottolineato:

«Il governo regionale sta mettendo in campo ogni iniziativa possibile per supportare tutti quei siciliani, lavoratori o studenti, che per scelta o per necessità vivono nel Nord Italia e desiderano raggiungere i propri cari per trascorrere assieme le festività natalizie. Così, dopo le misure contro il caro voli, che intendiamo rafforzare a breve, la Regione ha deciso di sostenere anche questa iniziativa di Fondazione Fs. Sono fiducioso e penso che in molti apprezzeranno questa modalità di spostamento e magari riscopriranno il treno come valido e comodo mezzo di trasporto anche per lunghi viaggi. L’auspicio è di poter ripetere questa esperienza anche in altri periodi dell’anno».

L’assessore Alessandro Aricò, Assessore delle infrastrutture e della mobilitò ha descritto il treno come un mezzo dinamico e accogliente e ha aggiunto:

“Con il Sicilia Express daremo un alternativa al viaggio in aereo che sarà più economica, confortevole e dinamica. I viaggiatori si sentiranno in Sicilia sin dalla partenza. Saranno intrattenuti da esperienze a bordo che renderanno indimenticabile il rientro a casa. Sarà consentito portare in carrozza gratuitamente i propri animali domestici.”

Weekinkiesta sulla Sicurezza urbana: misure di interventi per garantire la qualità della vita

Che cos’è la sicurezza urbana?

La sicurezza urbana è intesa come un bene pubblico che riguarda la vivibilità e il decoro delle città. 

Viene promossa attraverso interventi di riqualificazione urbanistica, sociale e culturale, recupero di aree degradate, lotta alla marginalità e all’esclusione sociale, prevenzione della criminalità, specialmente quella predatoria, e diffusione della cultura della legalità. Questo obiettivo viene perseguito con il contributo integrato di Stato, Regioni, Province autonome ed enti locali, nel rispetto delle loro competenze.

La sicurezza urbana comprende una serie di misure che mirano a garantire la qualità della vita nelle città, creando un ambiente sicuro e inclusivo per i cittadini. Oltre agli interventi diretti contro la criminalità, come la prevenzione e il controllo del territorio, essa si concentra anche su fattori più ampi, come la coesione sociale e la riduzione delle disuguaglianze. 

In Sicilia la sicurezza urbana è un tema più complesso, è influenzata da fattori storici, economici e sociali, tra cui la presenza storica della criminalità organizzata.

La mafia, sebbene indebolita grazie agli sforzi delle autorità e delle operazioni antimafia, rimane una problematica in alcune zone, specialmente nelle aree più vulnerabili socialmente.

La microcriminalità, come furti e atti di vandalismo, è diffusa in alcune aree urbane, anche a causa di alti livelli di disoccupazione e disagio sociale. In risposta, molte città siciliane hanno implementato misure per migliorare la sicurezza, come sistemi di videosorveglianza e pattuglie di polizia potenziate. Inoltre, vengono promosse iniziative di riqualificazione urbana e educazione alla legalità, con lo scopo di ridurre le condizioni favorevoli alla criminalità.

La percezione della sicurezza rimane una questione importante per i cittadini, che chiedono un aumento delle risorse per la protezione e il miglioramento della qualità della vita nelle aree urbane.

 

Quali strategie per i quartieri, per le periferie, per i comuni al fine di renderle piu sicure?

Per rendere quartieri, periferie e comuni più sicuri, è essenziale adottare strategie integrate che affrontino non solo la criminalità, ma anche le cause sociali, economiche e ambientali che influenzano l’insicurezza. Ecco un approfondimento su alcune strategie chiave:

 

1.Riqualificazione urbana

La riqualificazione degli spazi fisici è una delle strategie principali per migliorare la sicurezza delle periferie e dei quartieri degradati:

   – Migliorare l’illuminazione pubblica: Un’illuminazione adeguata può ridurre il crimine, specialmente in aree con strade poco trafficate o isolate.

   – Riqualificare aree abbandonate o degradate: Spazi abbandonati o trascurati possono diventare punti di attrazione per attività criminali. Trasformarli in spazi pubblici, parchi o centri comunitari aiuta a rafforzare la sicurezza e la vivibilità.

   – Architettura difensiva: Progettare gli spazi pubblici e gli edifici in modo da ridurre le opportunità di crimine, attraverso soluzioni che migliorano la visibilità, come l’eliminazione di zone cieche e la promozione di spazi aperti e ben sorvegliati.

 

  1. Coinvolgimento della comunità

Il coinvolgimento attivo dei cittadini nella gestione della sicurezza è cruciale:

   – Comitati di quartiere: Creare comitati di quartiere che favoriscano il dialogo tra residenti, autorità locali e forze dell’ordine, incoraggiando la cooperazione per risolvere i problemi di sicurezza.

   – Controllo di vicinato: Implementare reti di controllo di vicinato, dove i cittadini sorvegliano e segnalano attività sospette, contribuisce a prevenire crimini come furti o vandalismo.

   – Promozione del senso di comunità: Eventi sociali, culturali e sportivi organizzati regolarmente aiutano a rafforzare i legami tra i residenti, creando un senso di appartenenza e responsabilità condivisa verso il quartiere.

 

3.Interventi sociali e programmi di inclusione

La marginalizzazione e l’esclusione sociale sono spesso legate a problemi di criminalità:

   – Programmi di inclusione sociale: Promuovere progetti educativi, culturali e formativi per gruppi vulnerabili, come i giovani disoccupati o le famiglie in difficoltà, può ridurre i rischi di devianza e criminalità.

   – Centri di aggregazione: Creare spazi dedicati ai giovani, dove possano partecipare ad attività culturali, sportive e educative, offre loro alternative alla strada e al crimine.

   – Integrazione delle comunità migranti: Programmi di inclusione e integrazione per migranti e rifugiati possono contribuire a ridurre le tensioni sociali e promuovere una convivenza pacifica.

 

  1. Interventi educativi e prevenzione giovanile

Le periferie sono spesso caratterizzate da un’alta concentrazione di giovani a rischio di esclusione sociale. Offrire loro opportunità formative è fondamentale:

   – Educazione alla legalità: Promuovere nelle scuole programmi educativi che insegnino il valore della legalità e della convivenza civile, sensibilizzando i giovani sui rischi della criminalità.

   – Programmi di mentoring: Coinvolgere adulti o giovani leader del quartiere come mentori che possano fornire guida e sostegno ai giovani a rischio.

   – Alternanza scuola-lavoro: Offrire opportunità di formazione professionale e percorsi di lavoro per i giovani che altrimenti potrebbero essere attratti dal crimine.

 

  1. Interventi delle forze dell’ordine e polizia di comunità

La presenza visibile e collaborativa delle forze dell’ordine è essenziale per aumentare la sicurezza:

   – Polizia di prossimità: La polizia di quartiere che opera in modo integrato con i residenti è efficace nel prevenire il crimine. Gli agenti devono essere visti come parte della comunità e pronti a rispondere alle esigenze locali.

   – Interventi mirati: Le forze dell’ordine dovrebbero concentrarsi sulle aree più vulnerabili, identificando e affrontando le cause del crimine in modo proattivo.

   – Tecnologie di sicurezza: Utilizzo di sistemi di video sorveglianza , droni, e strumenti tecnologici per monitorare aree problematiche e migliorare la risposta delle forze dell’ordine.

 

  1. Economia locale e sviluppo sostenibile

Il miglioramento delle condizioni economiche di un’area è direttamente collegato alla sua sicurezza:

   – Incentivi per piccole imprese: Promuovere lo sviluppo economico locale attraverso incentivi per le piccole imprese e le start-up può generare opportunità lavorative che riducono l’attrazione verso attività illegali.

   – Rigenerazione economica delle periferie: Investire nelle periferie per creare infrastrutture e servizi (come negozi, trasporti, scuole e ospedali) aiuta a migliorare la qualità della vita e a ridurre il degrado urbano.

   – Microcredito e supporto all’imprenditorialità: Offrire sostegno finanziario e formativo a giovani e piccoli imprenditori locali può contribuire a sviluppare l’economia locale e a sottrarre forza lavoro alla criminalità.

 

  1. Sicurezza ambientale e sostenibilità

La cura dell’ambiente urbano contribuisce alla percezione di sicurezza e alla qualità della vita:

   – Spazi verdi e parchi: La creazione di parchi e spazi verdi ben curati non solo migliora l’estetica di un’area, ma la rende più sicura, attraendo famiglie e comunità e riducendo gli spazi per il degrado sociale.

   – Gestione dei rifiuti e igiene urbana: Una migliore gestione dei rifiuti e una pulizia regolare dei quartieri riducono il degrado ambientale, che spesso è correlato a un aumento della criminalità.

   – Mobilità sostenibile: Investire in infrastrutture per il trasporto pubblico sicuro e percorsi pedonali/ciclabili aiuta a creare quartieri più vivibili e meno vulnerabili alla criminalità.

 

  1. Partecipazione ai processi decisionali

Coinvolgere i cittadini nei processi decisionali locali migliora la percezione della sicurezza:

   – Bilancio partecipativo: Consentire ai cittadini di decidere come allocare parte del bilancio comunale per progetti di sicurezza o riqualificazione urbana rafforza il senso di appartenenza e responsabilità.

   – Consultazioni e forum pubblici: Organizzare incontri regolari con i residenti per discutere problemi di sicurezza e possibili soluzioni crea un canale diretto tra amministrazione locale e comunità.

 

  1. Tecnologia e smart cities

Le tecnologie avanzate possono essere utilizzate per migliorare la sicurezza delle città e delle periferie:

   – Telecamere di sorveglianza intelligenti: Le telecamere dotate di intelligenza artificiale possono rilevare comportamenti anomali e inviare allarmi alle forze dell’ordine in tempo reale.

   – Illuminazione intelligente: Sistemi di illuminazione stradale che si attivano automaticamente in presenza di pedoni o veicoli possono migliorare la sicurezza percepita e reale.

   – App per la sicurezza urbana: Piattaforme digitali che permettono ai cittadini di segnalare problemi di sicurezza in modo rapido e anonimo, facilitando la comunicazione tra cittadini e autorità.

 

In fine, per migliorare la sicurezza di quartieri, periferie e comuni, è essenziale un approccio olistico che combini interventi fisici, sociali ed economici. Le strategie devono coinvolgere la comunità, promuovere l’inclusione sociale, rafforzare l’educazione e collaborare strettamente con le forze dell’ordine, integrando tecnologie avanzate e soluzioni sostenibili. Solo attraverso un impegno coordinato e multilivello è possibile creare un ambiente sicuro, coeso e prospero per tutti i cittadini.

È stato firmato il verbale d’accordo tra FIRST CISL, gli altri sindacati e Banca Agricola Popolare di Sicilia

Riceviamo e pubblichiamo:

Fabrizio Greco: “abbiamo firmato un buon accordo che tutela il lavoro, attenua la mobilità aziendale garantisce il welfare, favorisce il ricambio generazionale. Dalla fusione per incorporazione della Banca Sant’Angelo in Banca Agricola Popolare di Ragusa nasce un forte polo bancario del sud al servizio dell’economia siciliana”.

Sindacati e Banca Agricola Popolare di Sicilia hanno stamattina siglato il verbale di accordo che avrà ricadute importanti sul personale del nuovo istituto di credito. Alla base della firma, apposta da First Cisl e dalle altre organizzazioni sindacali, la tutela dei posti di lavoro nonché tutti gli aspetti connessi alla prestazione professionale del personale. Welfare, attenuazione della mobilità aziendale, indennità di disagiata destinazione, ticket pasto,riconoscimento dei livelli retributivi, stock option, formazione, ricambio generazionale con un piano di assunzione di giovani risorse.
“Siamo arrivati alla fine di un articolato processo di confronto – dice il segretario generale First Cisl Sicilia, Fabrizio Greco – durante il quale non abbiamo mai perso di vista l’impegno delle colleghe e dei colleghi facendoci carico dei loro timori. Da oggi tutto il personale dipendente può beneficiare di un contratto di secondo livello efficace che poggia sull’armonizzazione. La banca popolare più grande del sud Italia è ora nel pieno delle sue funzioni”.
Fabrizio Greco conclude evidenziando che “dopo anni di fusioni e incorporazioni, che hanno privato la Sicilia di fondamentali centri decisionali del credito, adesso Banca Agricola Popolare di Sicilia può recuperare quella dimensione del passato diventando vero punto di riferimento dell’economia regionale. E’ chiaro che vigileremo sull’applicazione dell’accordo e saremo attenti nel valutare il piano industriale che andrà a varare BPSA”.
La trattativa sindacale ha visto impegnata la segreteria regionale di First Cisl Sicilia composta da Fabrizio Greco, Chiara Barbera, Roberto Maiani, il coordinatore regionale in Banca Popolare di Ragusa, Enzo Scribano e gli Rsa Stefania Occhipinti e Alessandro Bucchieri.

Caltagirone: al via i lavori di ristrutturazione del Centro per l’Impiego

Il Centro per l’Impiego di Caltagirone offre ai cittadini vari servizi per facilitare l’ingresso e la permanenza nel mercato del lavoro, come l’accoglienza, l’analisi delle competenze, e un orientamento personalizzato per aiutare ciascuno a individuare le migliori opportunità di lavoro. Offre percorsi di formazione e riqualificazione professionale, supporto nella ricerca attiva di un impiego e assistenza per chi desidera avviare una propria impresa.

Inoltre, il centro promuove tirocini ed esperienze di lavoro per rafforzare le competenze, e gestisce incentivi per il lavoro autonomo e per la mobilità sul territorio. Altri servizi includono sostegni per conciliare lavoro e responsabilità familiari, progetti di lavoro socialmente utile e un servizio di incrocio tra domanda e offerta di lavoro. Collaborando con aziende e servizi per l’impiego, il centro supporta anche i giovani, i beneficiari di trattamenti previdenziali, e facilita l’accesso a opportunità lavorative europee attraverso lo sportello EURES.

Dopo anni di degrado, inizieranno i lavori di ristrutturazione e ammodernamento della sede di via Benedetto Scillamà. La Giunta municipale ha approvato una variazione di bilancio che darà avvio alla gara d’appalto, per l’assegnazione dei lavori di ristrutturazione. Un progetto del valore complessivo di 685 mila euro, finanziato con fondi PNRR.

Il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Paolo Crispino, ha spiegato che il finanziamento iniziale di 400 mila euro è stato aumentato per includere un miglioramento dell’efficienza energetica.

I lavori, che dureranno 18 mesi, prevedono la ristrutturazione della facciata, la sostituzione degli infissi, l’installazione di un impianto fotovoltaico e il rinnovo degli impianti di riscaldamento e raffreddamento, insieme alla riqualificazione degli spazi interni e dei servizi igienici.

L’assessore Crispino ha sottolineato l’importanza dell’intervento per migliorare le condizioni di utilizzo del centro, ringraziando l’assessorato regionale per il sostegno.

Eppur si muove… la situazione dei trasporti

Trasporto pubblico o privato

Eppur si muove… la situazione dei trasporti
Il problema dei trasporti in Italia: una sfida complessa

Il sistema dei trasporti in Italia è afflitto da numerosi problemi che impattano negativamente sulla vita quotidiana di milioni di persone. Tra ritardi cronici, guasti frequenti e una gestione inefficiente dei fondi, il settore dei trasporti rappresenta una delle principali criticità del Paese.

Ritardi e Guasti: Un Annus Horribilis

Il 2023 è stato particolarmente difficile per i pendolari italiani. Ritardi, cancellazioni e guasti hanno caratterizzato l’anno, mettendo in luce le carenze di un sistema ferroviario inadeguato. Ad esempio,  come riportava un’inchiesta di un noto settimanale italiano il deragliamento di un treno merci a Firenze e un incidente a Roma hanno causato interruzioni significative del servizio, con ritardi che hanno superato i 400 minuti1.

Investimenti Insufficienti e Mal Gestiti

Nonostante gli ingenti investimenti effettuati nel corso degli anni, la rete ferroviaria italiana rimane obsoleta. Tra il 1990 e il 2016, quasi 500 miliardi di euro sono stati destinati a Ferrovie dello Stato Italiane (FS), ma i risultati sono stati deludenti. Secondo una stima pubblicata da L’Espresso l’Italia ha inaugurato solo 70 chilometri di nuovi binari tra il 2010 e il 2019, mentre altri Paesi europei hanno fatto molto di più.

Costi Elevati e Servizi Scadenti

Un altro problema significativo è rappresentato dai costi elevati dei biglietti. Viaggiare in treno in Italia è spesso più costoso che volare, una situazione che scoraggia l’uso del trasporto pubblico. Frequenti sono le cancellazione ed i ritardi.

La Transizione Ecologica: Una Speranza per il Futuro

Nonostante le difficoltà, ci sono segnali positivi. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede investimenti significativi per migliorare la rete ferroviaria e promuovere la mobilità sostenibile. Il MIMS (MInistero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, sta lavorando per ridurre le emissioni di gas serra e migliorare i servizi del trasporto pubblico.

Conclusione

Il sistema dei trasporti in Italia necessita di una riforma profonda e di investimenti mirati per risolvere le criticità attuali. Solo attraverso un impegno costante e una gestione efficiente delle risorse sarà possibile offrire ai cittadini un servizio di trasporto pubblico all’altezza delle loro aspettative.

Ci sono diversi tipi di trasporto che possiamo suddividere in varie categorie principali:

Trasporto Terrestre

  1. Stradale: Include automobili, autobus, motociclette, camion e biciclette.
  2. Ferroviario: Treni, tram e metropolitane.

Trasporto Aereo

  1. Commerciale: Aerei di linea per passeggeri.
  2. Cargo: Aerei per il trasporto merci.

Trasporto Marittimo e Fluviale

  1. Navi da Crociera: Per il trasporto di passeggeri.
  2. Cargo: Navi per il trasporto merci.
  3. Traghetti: Per il trasporto di veicoli e persone su brevi distanze.
  4. Barche e Navi Fluviali: Utilizzate su fiumi e canali.

Trasporto Pubblico

  1. Autobus: Urbani e interurbani.
  2. Tram: Principalmente nelle città.
  3. Metropolitane: Sistemi di trasporto rapido sotterraneo.
  4. Treni Regionali: Per spostamenti su distanze medie.

Trasporto Speciale

  1. Ambulanze: Per emergenze mediche.
  2. Veicoli di Emergenza: Come i camion dei pompieri e le auto della polizia.
  3. Veicoli per il Trasporto di Merci Pericolose: Come i camion cisterna.

Trasporto Sostenibile

  1. Biciclette: Inclusi i servizi di bike-sharing.
  2. Monopattini Elettrici: Sempre più diffusi nelle città.
  3. Veicoli Elettrici: Automobili e autobus elettrici.