Internet, c’è ma non si vede

Negli ultimi tempi, l’Italia e in particolare la Sicilia hanno affrontato diverse interruzioni di Internet che hanno causato disagi significativi per gli utenti. Questi problemi sono stati segnalati da vari fornitori di servizi Internet, tra cui TIM, Vodafone, Fastweb e WINDTRE

Cause delle Interruzioni
Le interruzioni possono essere attribuite a diversi fattori:

Maltempo:

Le condizioni meteorologiche avverse, come tempeste e forti venti, possono danneggiare le infrastrutture di rete.
Interventi Tecnici: Manutenzioni programmate o interventi di emergenza possono causare disservizi temporanei.


Guasti Tecnici:

Problemi con i server o le apparecchiature di rete possono portare a interruzioni del servizio.
Impatto sugli Utenti
Le interruzioni di Internet hanno avuto un impatto significativo su vari settori:

Lavoro da Remoto:

Molti lavoratori da remoto hanno riscontrato difficoltà nel completare le loro attività quotidiane.
Istruzione: Gli studenti che seguono lezioni online hanno avuto problemi di connessione, compromettendo la loro partecipazione alle lezioni.


Comunicazione:

Le interruzioni hanno ostacolato la comunicazione tramite email, messaggistica istantanea e videochiamate.
Soluzioni e Raccomandazioni
Per mitigare l’impatto delle interruzioni, si consiglia agli utenti di:

Verificare lo Stato della Rete:

Utilizzare servizi come Downdetector per monitorare lo stato della rete e segnalare eventuali problemi.
Avere un Piano di Backup: Considerare l’uso di connessioni mobili come backup in caso di interruzioni della rete fissa.


Contattare il Fornitore di Servizi:

Segnalare tempestivamente i problemi al proprio fornitore di servizi per ottenere assistenza.
Le interruzioni di Internet sono un problema comune che può essere gestito con una buona preparazione e una comunicazione efficace con i fornitori di servizi. Speriamo che le recenti problematiche vengano risolte rapidamente per garantire una connessione stabile e affidabile per tutti gli utenti.

Stasera Apertura Porta Santa della Basilica di San Pietro

Giubileo 2025: Apertura della Porta Santa e Misure di Sicurezza per il 24 Dicembre

Il 24 dicembre 2024 segna l’inizio ufficiale del Giubileo 2025, con l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro. Questo evento solenne, che avrà luogo alle 19, darà il via a un anno ricco di celebrazioni religiose, durante il quale Papa Francesco aprirà le Porte Sante di altre basiliche papali. In vista di questa importante cerimonia, Roma Servizi per la Mobilità ha predisposto una serie di misure per garantire la sicurezza e la fluidità del traffico nella zona del Vaticano.

L’Inizio del Giubileo: Apertura delle Porte Sante

Oltre all’apertura della Porta Santa di San Pietro, il Giubileo 2025 proseguirà con altre aperture simboliche:

  • Porta Santa di San Giovanni in Laterano: il 29 dicembre, Papa Francesco aprirà la porta di questa basilica, la più antica di Roma, che rappresenta la “Madre e Capo di tutte le chiese”.
  • Porta Santa di Santa Maria Maggiore: il 1° gennaio 2025, il Papa aprirà la porta di questa basilica mariana, uno dei luoghi di pellegrinaggio più significativi di Roma.
  • Porta Santa di San Paolo Fuori le Mura: il 5 gennaio 2025, sarà la volta di questa basilica, dove sono custoditi i resti di San Paolo, in una cerimonia che segnerà la chiusura delle aperture delle porte delle basiliche papali.

Una Porta Santa Storica a Rebibbia

Un gesto particolarmente significativo avverrà il 26 dicembre, quando Papa Francesco aprirà una Porta Santa nel carcere di Rebibbia, un evento senza precedenti che segnerà simbolicamente l’inclusione di tutte le persone, anche quelle più emarginate.

Il 24 dicembre, con l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro, prenderà ufficialmente il via il Giubileo 2025, una celebrazione di fede e speranza che coinvolgerà Roma e il mondo intero. I cittadini e i visitatori sono invitati a seguire le indicazioni sulla viabilità e a prepararsi per un periodo di grande significato religioso e simbolico.

La Bolla papale

La Bolla Papale, tradizionalmente utilizzata per proclamare ogni Giubileo, è un documento ufficiale in latino, sigillato dal Papa. Inizialmente, il sigillo era di piombo, con l’immagine di Pietro e Paolo, e il nome del Papa sul retro. Successivamente, il timbro d’inchiostro ha sostituito il sigillo metallico, ma quest’ultimo è rimasto in uso per i documenti più importanti. Ogni Bolla prende il nome dalle sue parole iniziali, come ad esempio Incarnationis mysterium per il Giubileo del 2000 e Misericordiae vultus per il Giubileo Straordinario della Misericordia (2015-2016). Il Giubileo del 2025 è stato indetto con la Bolla Spes non confundit, letta da Papa Francesco il 9 maggio 2024. La Bolla d’Indizione indica le date del Giubileo e viene solitamente proclamata l’anno precedente, durante la Solennità dell’Ascensione. Un elemento distintivo dei Giubilei è l’indulgenza, che rappresenta un segno della misericordia divina. La Penitenzieria Apostolica ha annunciato le normative per l’indulgenza del Giubileo 2025, sottolineando che essa permette di sperimentare l’illimitata misericordia di Dio, invitando i fedeli a desiderare e ottenere questo dono attraverso precise prescrizioni.

E’ possibile scarica l’Inno Ufficiale del Giubileo da youtube.

Per partecipare alla celebrazione da Piazza San Pietro è sufficiente effettuare l’iscrizione all’evento tramite il Portale del sito ufficiale del Giubileo.

 

Siisl: Sicilia, Puglia e Sardegna in testa alle ricerche per il nuovo Sistema Informativo sull’Inclusione Lavorativa

Sicilia, Puglia e Sardegna in testa nelle ricerche di informazioni sul Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa.

Il nuovo modo di ricerca del lavoro sembra interessare i cittadini. Nei due giorni che hanno preceduto l’apertura generalizzata della nuova piattaforma, infatti, l’acronimo Siisl è risultato essere uno dei termini più ricercati in rete. Secondo Google Trends (strumento per conoscere l’andamento delle ricerche online), le regioni in cui “Siisl” è stato maggiormente digitato sono quelle del Sud, con Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Sardegna che, nell’arco di tempo preso in considerazione (16 e 17 dicembre), occupano i primi posti.

Fonte: AGI

Giubileo 2025: Un Anno Santo di Speranza e Rinnovamento per la Diocesi di Caltagirone

Giubileo 2025: Un Anno Santo di Speranza e Rinnovamento anche per la Diocesi di Caltagirone.

Il Giubileo del 2025 è alle porte e rappresenta un’occasione straordinaria per riscoprire il dono della misericordia divina e rinnovare la nostra fede. Papa Francesco ci invita a vivere il 2024 come un anno di preparazione e preghiera, un tempo speciale per riflettere e camminare insieme come “Pellegrini di speranza”, pronti a varcare la Porta Santa e accogliere la grazia di Dio.

La diocesi di Caltagirone si prepara con entusiasmo a questo evento universale, proponendo un ricco programma di incontri, celebrazioni e momenti di preghiera che coinvolgeranno tutte le comunità. Il Comitato diocesano per il Giubileo 2025 ha già predisposto strumenti e sussidi per guidare i fedeli in questo cammino di conversione e riconciliazione.

Che Cos’è il Giubileo?

Il Giubileo, o Anno Santo, è un tempo speciale di riconciliazione, conversione e remissione dei peccati. È un cammino spirituale che invita a superare confini interiori ed esteriori, proprio come il pellegrinaggio, simbolo per eccellenza del Giubileo. Dalla prima celebrazione nel 1300 con Papa Bonifacio VIII, il Giubileo ha assunto nel tempo nuovi significati e tradizioni, come l’apertura della Porta Santa, gesto che segna l’inizio ufficiale di questo anno di grazia.

Il Simbolo della Porta Santa

Attraversare la Porta Santa non è solo un rito, ma un atto di fede. Gesù stesso ci ricorda: “Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato” (Gv 10,9). Questo gesto invita i pellegrini a rinnovare la propria vita e a riconoscere Cristo come guida e pastore.

Calendario degli Eventi: Un Percorso di Fede e Comunità

La diocesi di Caltagirone propone un fitto calendario di appuntamenti per accompagnare i fedeli durante tutto l’Anno Santo. Ecco alcuni momenti chiave:

Eventi Diocesani

  • 29 dicembre 2024: Apertura del Giubileo in Diocesi, con la celebrazione eucaristica in Cattedrale.
  • 11 marzo 2025: Catechesi Mariana al Santuario Maria SS. del Ponte.
  • 19 luglio 2025: Giubileo dei Giovani e dello Sport.
  • 10-12 ottobre 2025: Pellegrinaggio Diocesano a Roma.
  • 28 dicembre 2025: Chiusura del Giubileo in Diocesi.

Eventi Internazionali

  • 24 dicembre 2024: Apertura della Porta Santa a San Pietro.
  • Maggio 2025: Giubileo delle Famiglie, dei Bambini e degli Anziani.
  • Luglio 2025: Giubileo dei Giovani.
  • Novembre 2025: Giubileo dei Poveri.

Un Invito per Tutti

Il Giubileo del 2025 non è solo un evento per i credenti, ma una chiamata universale alla speranza, alla pace e alla misericordia. La diocesi di Caltagirone invita ogni cittadino a partecipare attivamente a questo cammino di fede, riscoprendo il valore della preghiera, della carità e della comunità.

 

Lavoro, Regione assume 246 nuovi dipendenti

Nuova linfa nell’ amministrazione della Regione Siciliana: stamattina, nella sede dell’assessorato regionale alla Funzione pubblica, sono stati accolti dalla dirigente generale Carmen Madonia 246 nuovi dipendenti chiamati a firmare il contratto di lavoro a tempo indeterminato alla presenza del presidente Renato Schifani.

Si tratta di 134 funzionari che saranno dislocati negli assessorati, 96 istruttori da destinare ai Centri per l’impiego, 11 stabilizzati del Fondo Coesione e 4 centralinisti non vedenti. Tutte le assunzioni sono state rese possibili grazie all’accordo con l’esecutivo nazionale del 2023 che ha sbloccato concorsi e scorrimenti di graduatorie sulla base del percorso di risanamento dei conti pubblici intrapreso dal governo Schifani. Senza questa intesa, non sarebbe stato possibile raggiungere questo numero di nuove assunzioni.

Schifani: «Nuova linfa per modernizzare la pubblica amministrazione»

«Oggi è una giornata importante per tutti voi, ma lo è anche per me, per questo ho voluto essere qui nonostante gli impegni legati alla discussione della legge Finanziaria – ha detto Schifani – . La vostra  assunzione rappresenta un’ iniezione di nuova linfa nella nostra pubblica amministrazione. Conto sul vostro contributo per la sua modernizzazione, perché funzioni sempre nel segno dell’efficienza.

Credo fermamente nei giovani e nel loro potenziale  – ha aggiunto – per contribuire al futuro della nostra Regione e anche per questo ho chiesto con forza al governo nazionale lo sblocco delle assunzioni, obiettivo che abbiamo raggiunto grazie al lavoro di risanamento dei nostri conti. Un risultato storico visto che abbiamo azzerato quasi del tutto il disavanzo grazie all’aumento delle entrate tributarie. La Sicilia, come ci dice la Banca d’Italia ma anche la Svimez e altri, è la regione che cresce più di ogni altra in Italia, da oggi anche voi potrete dare il vostro apporto per renderla migliore». 

«Queste assunzioni – ha aggiunto l’assessore regionale della Funzione pubblica Andrea Messinarappresentano un passo fondamentale per migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi offerti ai cittadini siciliani. Sono fiducioso che questi nuovi ingressi contribuiscano in modo significativo all’ obiettivo di una pubblica amministrazione più dinamica e moderna. Finalmente torniamo ad assumere, dopo un lungo periodo di stasi e sono certo che questo porterà benefici tangibili a tutta la comunità siciliana. Andremo avanti anche l’anno prossimo con nuovi concorsi, per colmare i vuoti d’organico dovuti alle migliaia di pensionamenti degli ultimi anni. Sono convinto che investire nel capitale umano sia la chiave per avere una macchina amministrativa al servizio della comunità e al passo dei tempi». 

Natale a Lentini: Magia, Tradizioni, Luci e Musiche

Il Natale 2024 a Lentini offre un ricco programma di eventi e tradizioni. Durante il periodo natalizio, le strade sono animate da musiche tradizionali, esibizioni di zampognari e decorazioni luminose, creando un’atmosfera magica e coinvolgente per residenti e visitatori.

Lentini si prepara a celebrare il periodo natalizio con un ricco calendario di eventi che trasformeranno la città in un magico scenario festivo per oltre un mese. Le celebrazioni hanno preso il via il 7 dicembre con l’apertura dei tradizionali mercatini di Natale in Piazza Duomo, dove fino al 6 gennaio 2025 i visitatori potranno immergersi nell’atmosfera natalizia tra bancarelle di artigianato locale e prelibatezze gastronomiche del territorio.

Uno degli eventi più suggestivi sarà il presepe vivente, che nelle giornate del 25 e 29 dicembre e del 6 gennaio trasformerà il centro storico in un autentico borgo dell’epoca della Natività. Dalle 17:00 alle 21:00, figuranti in costume daranno vita a scene della vita quotidiana dell’epoca e alla rappresentazione della nascita di Gesù, creando un’atmosfera unica e coinvolgente.

La musica sarà protagonista con una serie di concerti nelle chiese cittadine, culminando nel Gran Concerto di Natale del 18 dicembre alle 19:00 presso la Chiesa Madre. Per gli amanti della gastronomia, il 28 e 29 dicembre le vie cittadine ospiteranno lo “Street Food – Christmas Edition”, un evento che unirà le specialità culinarie locali a musica e intrattenimento.

Non mancheranno le iniziative dedicate ai più piccoli, con la Festa del Giocattolo che porterà in città giochi, gonfiabili, animazioni e dolciumi, insieme alla presenza speciale di Babbo Natale. Le festività si concluderanno il 6 gennaio 2025 con l’arrivo della Befana, che distribuirà dolci e piccoli doni ai bambini, segnando la fine del periodo natalizio con un ultimo momento di gioia e condivisione.

Cos’è la Novena

La novena è una pratica di devozione cristiana che consiste nel recitare preghiere, come il rosario, ripetute per nove giorni consecutivi a Dio, a un santo o ai defunti.
La novena di Natale ricorda i nove mesi di Gesù nel grembo di Maria. Il 16 dicembre inizia la Novena di Natale 2024 che termina alla Vigilia. Nove testi e preghiere che vengono recitate dai fedeli per invocare la venuta di Gesù, così com’era stato profetizzato nell’Antico Testamento. E’ una tradizione lentinese che, dopo un lungo periodo di abbandono, negli ultimi anni ha avuto un notevole risveglio, anche da parte dei giovani. Molte sono le Novene che a dicembre, nei giorni che precedono il Santo Natale, vengono allestite sulle facciate delle case soprattutto del centro storico della città.

È costituita da un altarino, composto da un quadro della Sacra Famiglia sostenuto da una mensola sulla quale sono posti tre bicchieri: uno colmo di acqua posto davanti a San Giuseppe (segno di purezza, indispensabile come l’acqua per la vita), uno colmo di una soluzione azzurra posto davanti alla Madonna (benedetta tra le donne, immacolata, regina del cielo e della terra), uno colmo di vino posto davanti al Bambinello (il sangue che sarà versato da Cristo per la redenzione dei nostri peccati); una corona di pungitopo, che rappresenta le spine della corona di Cristo crocifisso, con fiocchi di cotone, che stanno a significare il freddo e la neve, il tutto circondato da frutta siciliana di stagione (arance, limoni, mandarini, uva, meloni, melagrane, ficodindia) e frutta secca (fichi secchi, noci) che trasmettono messaggi misteriosi, pieni di fascino e di significato. Conta poco se l’altarino sia piccolo o grande, semplice o ricco: l’importante è allestirlo con amore.

Dal 16 al 24 dicembre gli altarini rimangono esposti alla venerazione dei fedeli e ai suoni dei zampognari che, spostandosi da una novena all’altra, intonano le tipiche melodie di Natale, mentre la gente prega. Il progetto è quello di fare diventare Lentini la “Città delle Novene”.

“Cose vive” di Elisa Cappello 

Il 4 Gennaio alle ore 18:00 ci sarà un incontro con i versi e le musiche dell’autrice siciliana Elisa Cappello. “Cose Vive”, pubblicato da Le Fate Editore nel 2023, è una raccolta di poesie che esplora temi universali come la vita, la morte, il dolore e la memoria. Con uno stile poetico chiaro e profondo, l’autrice celebra la natura umana come luogo di connessione tra l’immanente e il trascendente. Il libro invita a riscoprire ciò che resta intensamente vivo nelle esperienze quotidiane e nei momenti di sofferenza, proponendo un viaggio emozionale verso una rinascita dopo il dolore.

Dengue: la febbre ‘spaccaossa’. Siamo preparati per la nuova minaccia alla salute pubblica?

Bassetti teme il rischio Dengue con l’arrivo dei pellegrini per il Giubileo

La Dengue è la nuova minaccia mondiale. In vista dell’anno giubilare, le autorità sanitarie sono in allerta per il flusso di pellegrini che si riverseranno nella Capitale con possibili conseguenze di tutto il territorio nazionale. Per capire quanto la situazione è seria diciamo innanzitutto che si tratta di una malattia virale trasmessa dalle zanzare, particolarmente diffusa nelle aree tropicali e subtropicali del mondo. Ogni anno, si stima che tra 100 e 400 milioni di persone vengano infettate dal virus della dengue
Sintomi e Diagnosi
La maggior parte delle infezioni da dengue sono asintomatiche o causano sintomi lievi come febbre alta, mal di testa, dolori muscolari e articolari, nausea, vomito e rash cutaneo. Tuttavia, in alcuni casi, la dengue può evolvere in una forma grave, nota come dengue grave o dengue emorragica, che può portare a shock, emorragie gravi e insufficienza d’organo.
Prevenzione e Controllo
Non esiste un trattamento specifico per la dengue. La prevenzione si basa principalmente sul controllo delle zanzare vettori, come l’Aedes aegypti e l’Aedes albopictus. Misure preventive includono l’uso di repellenti per insetti, zanzariere e la riduzione dei siti di riproduzione delle zanzare eliminando l’acqua stagnante.
Situazione Globale
Negli ultimi anni, il numero di casi di dengue è aumentato significativamente. Nel 2024, sono stati segnalati oltre 7,6 milioni di casi a livello globale, con più di 3.000 decessi. La regione delle Americhe è stata particolarmente colpita, con oltre 7 milioni di casi segnalati entro la fine di aprile 2024.
Il direttore Malattie infettive del policlinico San Marino di Genova, Matteo Bassetti, ha lanciato l’allarme, specie in vista del Giubileo rilasciando una intervista a IFattiNews .it
La dengue rappresenta una seria minaccia per la salute pubblica globale. La chiave per ridurre l’impatto della malattia risiede nella prevenzione e nel controllo delle zanzare vettori, oltre che nel miglioramento della sorveglianza e della risposta sanitaria.

Emergenza Trasporti in Sicilia: Il drammatico stato delle Infrastrutture ferroviarie. La Catania-Caltagirone-Gela la peggiore d’Italia

La tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela, lunga circa 140 km, rappresenta una delle linee più problematiche del sistema ferroviario siciliano, caratterizzata da infrastrutture obsolete e servizi inadeguati, come evidenziato dal Rapporto Pendolaria 2024 di Legambiente.

La rete ferroviaria siciliana si estende per 1.490 km, di cui l’85% (1.267 km) è a binario unico, mentre il 46,2% (689 km) non è elettrificato. Questa configurazione limita significativamente l’efficienza e la velocità dei collegamenti. Ad esempio, per percorrere la tratta da Trapani a Ragusa sono necessarie oltre 13 ore, con quattro cambi di treno. Alcune linee ferroviarie sono inattive da anni, aggravando l’isolamento di diverse aree, come la Palermo-Trapani via Milo, chiusa dal 2013 a causa di smottamenti.

Nonostante queste criticità, l’attenzione politica e gli investimenti si concentrano su grandi opere come il Ponte sullo Stretto di Messina, con una spesa autorizzata di 11,63 miliardi di euro. Legambiente critica questa scelta, ritenendo più urgente destinare risorse al potenziamento delle linee esistenti, all’acquisto di nuovi treni e all’elettrificazione della rete, e sollecita il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a considerare prioritario il miglioramento del trasporto ferroviario nel Sud Italia, in particolare in Sicilia.

Stato Attuale della Linea Catania – Caltagirone – Gela 

La sezione tra Caltagirone e Gela è sospesa dal 2011 a causa del crollo del Ponte Carbone, lasciando inattivo un segmento cruciale per i collegamenti regionali. I lavori di ripristino sono iniziati solo nel 2022, con una previsione di completamento entro il 2026. Sul fronte infrastrutturale, quindi, qualcosa inizia a muoversi, grazie all’assegnazione del primo lotto, del valore di 66 milioni di euro, utilizzando i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Tuttavia, permangono incertezze riguardo al secondo lotto, Niscemi-Gela, rischiando di lasciare incompleti i miglioramenti previsti per questa ferrovia.

Attualmente, il servizio tra Catania e Caltagirone è limitato a due treni al giorno per direzione, da Caltagirone a Catania: partenze alle 5:55 e alle 16:21, e da Catania a Caltagirone: partenze alle 14:08 e alle 19:30. Il tempo di percorrenza medio è di circa un’ora e cinquanta minuti, mentre gli autobus di linea coprono la stessa distanza in metà tempo, evidenziando l’inefficienza del servizio ferroviario attuale.

Prospettive Future

Nel Contratto di Programma 2022-2026 tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Rete Ferroviaria Italiana (RFI), sono previsti investimenti per studi di fattibilità riguardanti la tratta Catania-Gela, con particolare attenzione agli snodi di Ragusa-Vizzini Scalo e Caltagirone-Enna. Questi interventi mirano a migliorare i collegamenti con gli aeroporti di Comiso e Catania e a rafforzare la connessione tra Caltagirone e Gela, integrando la tratta Palermo-Catania, ma il progetto prevede solo l’ammodernamento senza elettrificazione, senza un secondo binario e senza alcun miglioramento della velocità attuale di 42 km/h da Catania a Caltagirone.

Conclusione

La tratta Catania-Caltagirone-Gela necessita di interventi urgenti e significativi per garantire un servizio efficiente e competitivo. È fondamentale che le istituzioni competenti accelerino i lavori di ripristino e potenziamento, assicurando adeguati finanziamenti e una pianificazione che preveda l’elettrificazione e il raddoppio dei binari, al fine di offrire ai cittadini un’alternativa valida al trasporto su gomma.

Fonte: Legambiente

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita a Militello il prossimo 7 gennaio

Sarà il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a inaugurare il plesso scolastico Pietro Carrera di viale Regina Margherita.
Lo ha reso noto il sindaco di Militello, on. Giovanni Burtone e deputato regionale del Pd, che riceverà il prossimo 7 gennaio, in visita alla comunità e all’istituzione locale, il Capo dello Stato.

“È per me una grande emozione poter dare notizia che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sarà in visita nella nostra città di Militello Val di Catania il prossimo 7 gennaio. Non penso ci siano parole adeguate per esprimere questa gioia”.

“Il Capo dello Stato, l’Istituzione più importante della nostra Repubblica a Militello. Basta questo a rendere straordinario questo evento per la nostra comunità e per tutto il comprensorio”.

“Inaugureremo alla sua presenza – annuncia Burtone – la nostra ristrutturata scuola Pietro Carrera e lo accoglieremo come merita per la sua storia, per il suo valore, e per come ogni giorno con equilibrio esercita la funzione di garante della nostra Carta Costituzionale”.

Il plesso scolastico Pietro Carrera di viale Regina Margherita, è stato ristrutturato e consegnato, dallo scorso settembre, dopo tre anni di lavori, all’utenza delle Primarie e Secondarie di primo grado.

Militello Val di Catania, definito uno scrigno prezioso di arte e storia, rappresenterà l’intera Sicilia nella competizione del Borgo dei Borghi edizione 2025. La manifestazione, inserita nel programma domenicale “Kilimangiaro” su Rai 3, offre una straordinaria opportunità per promuovere le bellezze dei piccoli borghi che rendono unico il territorio italiano, con la possibilità di accedere a circuiti turistici più ampi e attrarre nuove iniziative e attività sul suo territorio.

Grazie al suo straordinario patrimonio monumentale, Militello Val di Catania è stato incluso nel 2002, insieme ad altre sette città tardo barocche del Val di Noto, nella lista dei siti UNESCO Patrimonio dell’Umanità.

Fonte: ANSA