Catania, percepivano il reddito di cittadinanza e pagavano i loro dipendenti 1 euro l’ora o con pasta al forno

Il commissariato di Librino nel corso di controlli straordinari effettuati per reprimere episodi di illegalità nel quartiere di competenza ha scovato un parrucchiere ubicato in viale Bummacaro.

I due gestori (marito e moglie) sono stati indagati in stato di libertà in concorso per il reato previsto dall’arti 640 bis del codice penale, truffa ai danni dello Stato, in quanto percepivo erogazioni pubbliche come la carta rei e il reddito di cittadinanza per migliaia di euro, l’attività era totalmente abusiva.

Inoltre, per uno dei due è scattato anche il reato previsto dall’arti. 603 bis del codice penale che punisce il datore di lavoro che sfrutta il lavoratore approfittando del suo stato di bisogno.

Infatti all’interno dell’attività erano presenti due dipendenti presenti, i poliziotti hanno potuto constatare che uno di loro lavorava 10 ore e 30 minuti al giorno, domenica e lunedì esclusi, percependo meno e di 1 euro l’ora e senza alcun contratto, invece, l’altro dipendente era minorenne, anche lui lavorava oltre le 10 ore al giorno ma per lui niente paga doveva accontentarsi di una porzione di pasta al forno o un panino.

 

 

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