Catania, inferno alla Playa: il bilancio dei feriti. Musumeci: “Bisogna intervenire sull’attività preventiva”

Nelle prime ore del pomeriggio ieri, a Catania, in viale Kennedy, all’altezza del lido “Le Palme”, è divampato un incendio di grossa entità che ha anche interessato parecchi lidi della Plaja.

Immediato l’intervento della Polizia di Stato che ha messo in campo numerosi equipaggi di tutti gli uffici dipendenti per l’attuazione delle misure adottate dall’unità di crisi della locale Prefettura.

Il bilancio è stato di cinque feriti, ricoverati presso gli ospedali di Catania.

L’efficienza della Sala Operativa della Questura etnea nel coordinamento del personale dei Vigili del Fuoco, del 118, della Capitaneria di Porto e delle altre forze dell’ordine ha consentito di dare una risposta immediata alle esigenze di soccorso e di assistenza alla popolazione in difficoltà.

Nelle operazioni sono stati anche impiegati gli idranti del X Reparto Mobile della Polizia di Stato unitamente a personale di quell’ufficio specializzato in attività di soccorso, che hanno fornito un notevole contribuito al contenimento delle fiamme riuscendo a ridimensionare il propagarsi dell’incendio sull’inizio del viale Kennedy.

Il presidente della Regione Nello Musumeci, attraverso la sua pagina Facebook, ha dichiarato: “Siamo da alcune ore in Sicilia in una condizione di emergenza incendi. A determinarla non è solo l’eccezionale ondata di caldo ma, con molta probabilità, anche una criminale attività dolosa che stavolta nulla avrebbe a che vedere con la nota logica dei pascoli. Almeno questo ci riferiscono i nostri operatori mobilitati sul fronte del fuoco. In atto sono ben ventidue gli incendi attivi sull’Isola, di cui due gravissimi, che impegnano tutti i mezzi regionali della Regione Siciliana – Dipartimento Regionale della Protezione Civile e del Corpo Forestale della Regione quelli messi a disposizione dai vigili del fuoco e la metà dei canadair in dotazione allo Stato. A tutti va il mio plauso per lo spirito di dedizione che stanno dimostrando. Sono in contatto con il ministero dell’Interno e col sottosegretario Stefano Candiani – Lega per ogni necessaria intesa sul da farsi. Sullo sfondo di questa grave emergenza si evidenzia – lasciatemelo dire – la disarmante, carente attività preventiva di molti Comuni e dei privati nel predisporre anzitempo, come la legge impone, i viali tagliafuoco nelle aree agricole o in quelle incolte. La amara verità è che serve in Sicilia una nuova coscienza civica capace di coinvolgere tutti e far sentire ognuno responsabile nella prevenzione del rischio, per una concreta cultura dell’ambiente“.

Condividi

Cosa ne pensi?